Cosa c’è sotto il rimprovero palese di Xi Jinping a Justin Trudeau?
In un confronto al vertice del G20, Xi Jinping ha affrontato Trudeau accusandolo di aver fatto trapelare i dettagli di una loro conversazione privata distorcendone, peraltro, i contenuti.
Trudeau ha tentato di salvare la faccia interrompendo l’interprete prima che potesse finire di tradurre il rimbrotto a brutto muso di Xi e ha risposto: “In Canada, crediamo nel dialogo libero, aperto e franco, ed è quello che continueremo ad avere. Continueremo a cercare di lavorare insieme in modo costruttivo, ma ci saranno cose su cui non saremo d’accordo”.
Il presidente cinese, però, non si è lasciato intimidire e gli ha risposto: “Creiamo prima le condizioni”, prima di stringere la mano di Trudeau e voltarsi, respingendo qualsiasi tentativo di Trudeau di illuminarlo con una sua risposta.
Spunti di riflessione suggeriti da Filippo
Una fonte molto bene informata ha detto che Trudeau abbia sollevato in privato a Xi Jinping una serie di preoccupazioni sulle accuse secondo cui la Cina stia interferendo negli affari interni canadesi che vanno dallo spionaggio industriale all’ingerenza nella politica.
A questo punto, Filippo ci ha fatto notare alcune cose che abbiamo deciso di sottoporvi alla vostra attenzione.
Filippo non si è detto meravigliato per il rimbrotto in sé, perché – secondo lui -, non sono rari in questi incontri internazionali, quanto piuttosto il linguaggio del corpo di Xi Jinping che (per chi conosce la cultura cinese) è stato più eloquente delle parole stesse.
C’è poi un secondo elemento che sempre Filippo ci fa notare e che sottopone alla nostra riflessione, e, cioè, la presenza voluta e premeditata di “qualcuno” che registra la scena con un dispositivo elettronico e poi addirittura lo dia in pasto ai media. Una presenza che secondo le congetture di Filippo è stata voluta dal presidente cinese. Xi Jinping vuole dare un messaggio all’esterno, ma a chi?
Chiunque sia l’anonimo cameraman, riprende il primo ministro canadese mentre si allontana alla chetichella dopo essere stato rimproverato da di Xi Jinping come uno scolaretto. E lo riprende fino all’uscita dalla sala. Il filmato, poi, viene dato in pasto ai media e fa il giro del mondo talché se ne sta parlando in tutto il mondo.
Anche questo è un messaggio che lo sconosciuto personaggio che ha ripreso tutto, ha voluto trasmetterci. Un cameraman voluto lì proprio da Xi Jinping e che ha reso pubblico il video con l’assenso di Xi Jinping.
Justin Trudeau
Il primo ministro canadese in questo momento è particolarmente debole politicamente perché sta affrontando ormai già da alcune settimane un’inchiesta che lo vede protagonista per i fatti di febbraio scorso relativi alle manifestazioni degli autotrasportatori canadesi. Una protesta che si portrasse per diverse settimane e di cui si parlò in tutto il mondo, poiché pare che non fossero i presupposti perché Trudeau invocasse l’Emergencies Act tramite il quale ha avuto quei poteri per sospendere temporaneamente la democrazia nella nazione e spegnere quelle proteste con la forza.
I media canadesi parlano di un’indagine capillare e dalla quale stanno emergendo cose sempre più interessanti secondo le quali non vi fossero i presupposti per invocare poteri speciali e per i quali è possibile che Trudeau finisca sotto accusa.
Quanto invece alla storia personale di J. Trudeau, le voci sulla sua nascita, che lo vedrebbero addirittura figlio di Fidel Castro, la sua vita, i suoi vincoli con certi poteri aschenaziti di cui è burattino se n’è parlato ampiamente in passato nel canale telegram.
Quel che è certo è che J. Trudeau è legato a quei circuiti della così detta Cabala aschenazita contro i quali un’altra élite mondiale sta facendo la guerra. Ed è in questo contesto che vanno unquadrati probabilmente i rimproveri pubblici del presidente cinese di Xi Jinping così come il comportamento di Bolsonaro nel G20 del 2019.