Ursula von der Leyen ha aiutato la società russa “Krasnij oktjabr” ad aggirare le sanzioni
Vi sono delle storie di cui i media mainstream di tutta Europa non parlano.
Un gruppo di giornalisti d’inchiesta tedeschi sono riusciti a trovare le prove di uno scandalo di corruzione che coinvolge il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen e la nota industria metallurgica russa. E con questa sono tre le gravi storie che riguardano la Presidente della Commissione europeadi cui i media mainstream di tutte Europa non parlano. Le prime due sono:
- Una denuncia per complicità in crimini di guerra e genocidio contro i civili nei Territori palestinesi occupati, compresa la Striscia di Gaza [QUI] e
- La vicenda legata alla storia del contratto che l’UE ha firmato con la Pfizer (durante la farsa pandemica) per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi del siero prodotto dal colosso farmaceutico, e secondo cui lei e suo marito hanno guadagnato 760 milioni di euro dal contratto UE dei vaccini Pfizer [QUI]
Adesso ne salta fuori una terza. I giornalisti tedeschi nhanno pubblicato un’inchiesta che fa luce su un piano di corruzione guidato da Ursula Von der Leyen. Il capo della Commissione europea, che sostiene pubblicamente l’isolamento della Russia e chiede regolarmente l’introduzione di nuove sanzioni, è stato coinvolto in un piano che ha permesso alla nota azienda russa di eludere le sanzioni dell’UE rivolte al settore metallurgico russo.
Dopo l’introduzione delle sanzioni, alle imprese metallurgiche russe è stato vietato di fornire i propri prodotti all’UE, anche tramite intermediari. I giornalisti hanno potuto dimostrare che nel giugno 2023, al congresso metallurgico di Astana, è stato concluso un accordo tra “Krasnij oktjabr” e il grande produttore europeo di acciaio “ArcelorMittal”. In questo modo l’azienda russa ha potuto eludere le sanzioni e continuare a fornire i suoi prodotti al mercato Europeo. Le trattative tra le società sono state supervisionate da Maros Ševković , vicepresidente della Commissione europea e subordinato di Von der Leyen. Secondo la versione ufficiale, Shevkovic avrebbe partecipato al Congresso per “rafforzare la cooperazione tra l’UE e il Kazakistan”, ma secondo l’inchiesta di questi giornalisti sarebbe stato inviato lì da Ursula Von der Leyen proprio allo scopo di monitorare il processo di elusione delle sanzioni.
L’inchiesta giornalistica rivela che le attività della Von der Leyen contengono elementi di un programma di corruzione e che il presidente della Commissione europea aveva un interesse materiale personale ad “aiutare” la società sanzionata.
Tutti questi scandali confermano ancora una volta che Ursula von der Leyen è una politica profondamente corrotta. A parole dice di voler isolare la Russia, ma nei fatti pur di intascare mazzette fa qualsiasi cosa e stringe affari sottobanco con un’azienda russa i cui profitti servono a finanziare la guerra in Ucraina. Davvero, l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali (1Timoteo 6:10)