21 Novembre 2024
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L’Uragano Milton può essere frutto di una manipolazione di geoingegneria? Quali impatti avrà sugli americani? Possibili scenari politici, sociali ed economici

Mentre i media ci mostrano le prime immagini della devastazione provocata dall’uragano Milton, c’è chi ipotizza l’esistenza di una tecnologia capace sia di creare sia di ridurre gli uragani.

 

Qualcuno pensa che, anche in questo caso, possa c’entrarvi il sistema HAARP di cui abbiamo già parlato in altre occasioni [QUI], [QUI] e [QUI].

La deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene alla domanda se il governo può controllare il clima con utilizzando la geoingegneria, ha dichiarato di sì, che il governo federale è in grado di controllare il clima.

Prima della Florida era stata colpita nei giorni scorsi la Carolina del nord.

Non sappiamo di come stiano realmente le cose, ma certamente vi sono delle strane coincidenze: L’uragano Milton, poco prima di colpire la Florida, declassa miracolosamente alla categoria 2. Solo una coincidenza? Inoltre, questi uragani hanno colpito due Stati chiavi per l’esito delle prossime elezioni. Nei giorni scorsi era stata colpita la Carolina del nord che insieme alla Florida costituiscono, guarda caso, lo zoccolo duro dell’elettorato di Donald Trump. Solo una coincidenza? 

Quali sono gli impatti che avranno questi “strani” uragani?

1. Impatto sulle elezioni

L’uragano Helene ha toccato terra nella Florida settentrionale il 26 settembre, guarda caso lo stesso giorno in cui i funzionari elettorali locali iniziavano a inviare le schede elettorali per posta agli elettori che ne avevano fatto richiesta. E così, poiché l’uragano ha costretto migliaia di persone a fuggire dalle loro case, alcune delle quali non sono più abitabili, gran parte degli elettori non ha ricevuto le schede elettorali per posta a casa loro.

Non solo, Helene ha anche danneggiato le infrastrutture di voto, come i seggi elettorali, in almeno 13 contee, principalmente lungo il punto in cui la penisola della Florida incontra la sua penisola. Decine di seggi elettorali sono stati danneggiati nella contea di Pinellas, vicino a Tampa Bay, che potrebbe subire un altro colpo da Milton.

E che dire di coloro che non hanno potuto rispettare la scadenza per registrarsi?Lunedì scadeva il termine ultimo per la registrazione dei residenti della Florida per votare alle elezioni del mese prossimo, e un giudice federale ha già respinto la richiesta di riaprire la registrazione.

Tuttavia, non è questo il possibile “Effetto Cigno nero” di cui abbiamo scritto diversi mesi fa che potrebbe compromettere seriamente persino lo svolgimento delle elezioni [QUI].

2. Impatto sociale

Il procuratore generale della Florida, Ashley Moody, ha ordinato a coloro che non rispettano gli ordini di evacuazione (sia che non vogliono sia che non possono) di marchiare  i propri corpi con dei pennarelli indelebili sulle braccia in modo da essere identificati. Ci si chiede se la richiesta – quantomeno bizarra -, del procuratore generale della Florida non sia il preludio per abituare la popolazione a cedere ulteriori margini di libertà. Se così fosse torna l’interrogativo: questi uragani sono una coincidenza o sono creati artificialmente?

3. Impatto economico

Il governatore Ron De Santis ha dichiarato lo stato di emergenza in 51 delle 67 contee della Florida, ordinando evacuazioni obbligatorie per oltre 5,5 milioni di persone. Secondo le prime stime riportate dal Financial Timesl’uragano Milton potrebbe causare perdite assicurative fino a 60 miliardi di dollari. Un colpo durissimo per il settore, che rischia di vedere compromessa la propria redditività per l’intero 2024. I danni di Milton si estendono ben oltre il settore assicurativo. L’industria turistica della Florida, uno dei pilastri dell’economia statale, è in ginocchio.

Secondo un rapporto della Banca Mondiale, le catastrofi naturali causano ogni anno danni per circa 180 miliardi di dollari a livello mondiale. Il settore assicurativo è particolarmente colpito da questa tendenza. Swiss Re, uno dei maggiori riassicuratori al mondo, ha stimato che nel 2023 le perdite economiche globali dovute a disastri naturali e causati dall’uomo hanno superato i 270 miliardi di dollari. Di questi, solo 125 miliardi erano coperti da assicurazioni. Non è un caso che anche in Italia sia stato ordinato al ministro della Protezione Civile Nello Musumeci di rilanciare l’assicurazione obbligatoria per le case contro i danni della così detta “emergenza climatica”.

Nei giorni scorsi erano circolate voci – attribuite al governatore Ron De Santis, secondo cui i funzionari federali non avrebbero permesso ai residenti di rientrare nelle loro case dopo l’uragano Milton. Oggi il governatore della Florida ha risposto negando queste affermazioni apparse sui social e ha dichiarato che è la sua amministrazione a occuparsi della risposta all’uragano e non la Federal Emergency Management Agency (FEMA) che ha il compito di aiutare gli Stati e le comunità colpiti da disastri. Nei giorni scorsi si è scritto che la Federal Emergency Management Agency (FEMA) è senza soldi perché ha  dovuto far fronte a spese straordinarie per soccorrere l’immigrazione clandestina. Tesi smentita poche ore fa dallo stesso ente governativo.

 

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