© di Filippo Chinnici
Un enigma che si dipana nel buio degli anni, una storia che affonda le radici nel lontano 1996, quando la piccola Angela Celentano scomparve nel nulla, durante una gita organizzata dalla Chiesa Evangelica Pentecostale di Vico Equense, in provincia di Napoli in cui vi erano quaranta evangelici più i bambini. Da quel giorno, il mistero non ha mai smesso di turbare le coscienze e alimentare sospetti, una vicenda che, nelle pieghe della sua opacità, sembra celare più di quanto la cronaca possa suggerire. La chiesa faceva parte della Consulta delle Chiese cristiane evangeliche in Campania di cui era presidente il Pastore Michele Romeo, che a sua volta fa parte del circuito della Federazione delle Chiese Pentecostali di cui oggi è presidente il Pastore Carmine Napolitano.
Gli elementi della vicenda gettano un’ombra inquietante sulla dinamica della scomparsa. Sin dalle prime ore, la bambina non sembra essersi semplicemente allontanata: le ricerche condotte con un dispiegamento senza precedenti non hanno prodotto alcun indizio concreto. Nulla, se non la sensazione diffusa che Angela non fosse più lì già da molto prima che scattasse l’allarme. Come mai tutto questo tempo?
L’assenza di testimoni affidabili e la presenza di strane discrepanze nei racconti degli adulti presenti sollevano interrogativi che dopo tanti anni continuano a rimanere irrisolti. Come è possibile che nessuno, tra decine di persone presenti, abbia visto chiaramente cosa sia accaduto a una bambina così piccola e vivace? È plausibile che una comunità così coesa non abbia fornito elementi determinanti per la ricostruzione dei fatti?
La vicenda ha visto da subito un intreccio di dichiarazioni contraddittorie e ambigue, alimentando una scia di dubbi che si è fatta sempre più pesante nel corso degli anni.
Una delle rivelazioni più inquietanti si è manifestata durante le intercettazioni ambientali, quando la cugina della bambina, con una disarmante freddezza, avrebbe detto alla mamma di Angela, il giorno prima della sparizione: «Domani andiamo sul Faito e si prendono Angela». Una frase che ha subito suscitato un inquietante interrogativo: che cosa si intendeva davvero? La reazione della chiesa, che ha prontamente definito la cugina della piccola Angela una sorta di “veggente”, non ha fatto che aggiungere confusione alla già misteriosa vicenda.
Senza voler avanzare accuse, è doveroso osservare come, in determinati contesti, vi siano stati casi documentati di minori scomparsi per poi riapparire a distanza di anni con identità mutate.
Alcune realtà religiose, in particolare quelle che promuovono una visione di forte coesione interna e gestione comunitaria della vita familiare, sono state più volte associate a episodi di affidi discutibili, se non apertamente illeciti, come quella uscita ieri e che riguarda una chiesa evangelica coinvolta in un giro clandestino di adozioni illegali.
Nel corso degli anni, la ricerca della bambina ha toccato i luoghi più remoti del pianeta, ma, sorprendentemente, non ha mai condotto verso quella pista che ora sembra essere l’unica veramente degna di nota. La signora Vincenza Trentinella, una figura che, per passione e forse per destino, ha preso su di sé l’onere di indagare personalmente sulla vicenda, ha fatto pervenire agli inquirenti una segnalazione che ha scosso le fondamenta della vicenda: Angela Celentano sarebbe viva, e vivrebbe in Turchia, sull’isola di Buyukada, una delle Isole dei Principi, nel Mar di Marmara.
La donna ha intrapreso un’indagine informale, recandosi in Turchia nel 2009 dove, con non poca fatica, è riuscita a incontrare un uomo che, stando a quanto riportato, sarebbe colui che «l’avrebbe fatta rapire ai fini di un’adozione illegale, sborsando decine di milioni di lire» (Cronaca Vera, 5 Ottobre 2011, pag. 6). In seguito però, i Carabinieri durante il loro sopralluogo in Turchia non hanno interrogato l’uomo da lei indicato alla Procura, il quale deterrebbe Angela Celentano, ma una persona diversa! Nel 2023 la GIP rifiuta l’archiviazione, e chiede sei mesi di indagini, al termine dei quali ne saranno aggiunti altre sei. Perché le autorità turche non collaborano nell’inchiesta, impedendo così ogni ulteriore sviluppo.
Nel frattempo, un altro elemento ancor più strano emerge dalla vicenda: la famiglia Celentano, da sempre al centro di questa dolorosa ricerca, non sembra particolarmente sollecita nel seguire la pista turca. Al contrario, si ha come la sensazione che ci fosse un timore, o forse un disinteresse, nel portare avanti la ricerca della bambina. Non la si vede fare pariticolare rumore, anche nei media, come avveniva in passato per piste chiaramente false. Perché un simile atteggiamento? Perché la famiglia non sembra decisa a percorrere questa strada? Sono interrogativi che non trovano risposta.
È forse possibile che la piccola Angela non sia mai stata rapita da un estraneo, ma che la sua sorte sia stata determinata da forze ben più complesse e oscure, forse dentro lo stesso ambito ecclesiastico che l’ha vista scomparire? E se sì, cosa potrebbe aver indotto una chiesa a compiere una tale azione, lasciando dietro di sé una scia di domande irrisolte? Questi interrogativi restano, sospesi nell’aria, come un mistero che la storia, forse, non riuscirà mai a risolvere completamente.
L’intervista che «Pomeriggio 5» ha fatto alla sig.ra V. Trentinella il 19 gennaio 2023 e misteriosamente mai andata in onda.
Il GIP ha riaperto il caso per la pista turca ma il magistrato continua ad incontrare ostracismo e il silenzio dei media (mainstream + informazione alternativa) sono complici.
Di questa triste vicenda, sorgono tante perplessità:
- Come mai la Turchia non collabora con le autorità italiane? Perché questo ostracismo?
- Apparati della Turchia sono per caso coinvolti nel traffico di bambini e adozioni clandestine?
- Come mai i media non danno ampio risalto alla pista turca?
- Come mai questa coltre di silenzio anche da parte della così detta “informazione alternativa”?
- Come mai persino i pentecostali (a cui appartiene la famiglia) non parlano della pista turca?
- Come mai la stessa famiglia che per anni è andata in tv, non sta facendo lo stesso per la pista turca?
- Come mai la piccola Angela può essere cercata in tutto il mondo tranne che in Turchia?
- Ci sono dei posti dove Angela non può essere cercata?
- Perché non fare il test del DNA alla ragazza turca come dice in questo video la giornalista del Corriere?
Forze oscure stanno pregando per l’archiviazione perché non intendono affrontare la pista turca. Non vogliono che la verità venga fuori. Abbiamo solo poche settimane. I magistrati stanno incontrando ostracismo. Diffondiamo più che possiamo. Se ami i bambini e la verità, allora diffondi in tutti i social e più che puoi. Se credi, allora prega per i magistrati affinché Dio li assista.
Per approfondimenti:
- La lettura del volume di G. Butindaro, Angela Celentano: un mistero che dura dal 10 agosto 1996, stampato in proprio, Roma agosto 2017, fruibile gratuitamente su internet
- Di seguire il profilo facebook: Angela Celentano oggi.