30 Dicembre 2024

Dagli alieni all’anticristo | Transumanesimo, IA, cyborg e nuove tecnologie

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anticristo

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© by Filippo Chinnici

 

Prima di iniziare sono necessarie due precisazioni:

  1. La prima è che riporterò tutti i brani della Bibbia che si riferiscono all’anticristo, per evidenziare che il sostantivo vero e proprio – «anticristo» -, ricorre solo nelle lettere di Giovanni, mentre in altri brani della Bibbia egli è chiamato in altri modi.
  2. In secondo luogo, è necessario ascoltare attentamente tutti i video e leggere tutti i link di riferimento er avere una conoscenza più chiara. Sebbene questo richiederà tempo, è indispensabile per poter cogliere il senso più completo dell’articolo.

1. Le epistole di Giovanni e Paolo

 

📖 1Giovanni 2:18

Ragazzi, è l’ultima ora. Come avete udito, l’anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l’ultima ora […] Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio.

Si noti il paragone tra l’anticristo che deve venire e i molti anticristi nel corso della storia che naturalmente non erano alieni ma umani.

📖 1Giovanni 4:3

Ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell’anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.

📖 2Giovanni 7

Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo.

L’anticristo deve venire, ma lo spirito dell’anticristo, la cui caratteristica principale è la negazione di Gesù quale l’unico Messia di Dio, è già nel mondo. Ecco, quindi, che abbiamo:

  1. Lo spirito dell’anticristo che è già nel mondo;
  2. I precursori dell’anticristo (nel corso dei secoli);
  3. L’anticristo vero e proprio che deve ancora venire.

📖 2Tessalonicesi 2:3, 4

Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.

Si noti che l’anticristo viene definito esplicitamente «uomo». Quindi non un alieno. Viene definito anche «figlio della perdizione» e «l’avversario» (gr. ὁ ἀντίκειμαι, lett. «colui che si posiziona contro»).

2. Libro del profeta Daniele

📖 Daniele 7:8

Stavo osservando queste corna, quand’ecco spuntare in mezzo a quelle un altro piccolo corno davanti al quale tre delle prime corna furono divelte. Quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che pronunciava parole arroganti

📖 Daniele 8:23

Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall’aspetto feroce, ed esperto in intrighi.

📖 Daniele 9:27

Egli stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore

📖 Daniele 11:21

Poi, al suo posto, sorgerà un uomo spregevole, a cui non spettava la dignità regale; verrà senza rumore e s’impadronirà del regno a forza di intrighi.

📖 Daniele 11:38, 39

Ma onorerà il dio delle fortezze nel suo luogo di culto; onorerà con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore, un dio sconosciuto ai suoi padri. Egli agirà contro le fortezze ben munite, aiutato da un dio straniero. Colmerà di onori quelli che lo riconosceranno, li farà dominare su molti e spartirà fra loro delle terre come ricompensa.

Sebbene una parte di questa profezia si sia adempiuta con la costruzione ad Antiochia di un tempio a Giove Capitolino vo­luta da Antioco IV, vi è un secondo adempimento che trova conforto nell’interpretazione futurista, secondo cui qui si parla, com’è noto, dell’anticristo dal momento che il profeta Daniele stesso specifica che riguarda «il tempo della fine» (Da 11:35, 40).

Ora, chi è questo dio delle fortezze che l’anticristo onorerà? E chi è questo dio straniero, sconosciuto ai suoi padri, quindi di cui l’umanità non ha mai sentito parlare, che l’aiuterà? Continuando a leggere attentamente lo scoprirai.

3. Apocalisse 13 versetto per versetto

Nel libro dell’Apocalisse l’anticristo viene chiamato «la bestia». In greco θηρίον /thēríon è un termine generico per indicare una «bestia selvaggia» e, in senso traslato, un essere brutale. Il termine in greco è di genere neutro, ma lo Spirito Santo ha sospinto l’agiografo a infrangere le regole grammaticali e utilizzare pronomi di genere maschile come «egli» proprio per sottolineare che si tratta di un individuo. Nel capitolo 12, la donna è la Chiesa (l’Israele di Dio – Ga 6:16), mentre il drago è Satana che cerca di distruggere l’opera di Cristo laddove il linguaggio teriomorfo del dragone mette in evidenza la caratteristica ipnotica. Nel capitolo 13, invece si parla di due bestie le quali simboleggiano il sistema malvagio che ha delle caratteristiche principali: un regime totalitario, un regime economico e un regime basato sulle religioni rappresentato da due bestie.

La prima bestia, quella che sale dal mare (Ap 13:1-10), è l’anticristo mentre la seconda bestia, quella che sale dalla terra, è il falso profeta. Nel prossimo paragrafo, cercheremo di comprendere meglio il significato di questi versetti.

3.A. La prima bestia che sale dal mare: l’anticristo (Ap 13:1-10)

13:1 – La bestia che sale dal mare Il fatto che questa bestia emerga dal mare ci parla di potere e autorità malvagi. In Apocalisse 17:15, il mare simboleggia le folle, spesso associate a caos e ribellione contro Dio, ma nel resto dell’insegnamento biblico emerge un riferimento ai demoni delle acque. Una verità chiara ma di cui le chiese istituzionalizzate non parlano e per cui rimando a libro Spiriti marini & la fine dei tempi, Saggio di demonologia biblica di Enrico Delle Donne. Pertanto, in questo contesto, la bestia che sale dal mare simboleggia un potere politico e tirannico che prenderà forma nei giorni precedenti al ritorno di Cristo. Le sette teste possono simboleggiare i sette imperi storici (Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia, Roma e il futuro impero che emergerà negli ultimi giorni). Le dieci corna con i diademi rappresentano il potere e l’autorità di dieci regni o alleanze politiche, che saranno sotto il controllo di questa prima bestia o anticristo e al servizio del suo regno malvagio. La bestemmia sulle teste simboleggia l’incredibile offesa a Dio di questo potere, che si erge contro il Messia.

13:2 – Il potere e l’autorità della bestia Le descrizioni fisiche della bestia – una pantera, un orso e un leone – rimandano agli animali simbolici dei regni del passato, che appaiono in Daniele 7. La pantera rappresenta la rapidità e l’aggressività, come il regno greco; l’orso il potere imponente, come il regno medo-persiano; e il leone il dominio assoluto, simile a quello di Babilonia. La bestia combina queste caratteristiche per indicare un potere universale e temibile. La combinazione di questi tratti animaleschi suggerisce un sistema politico e militare globale che incarna ogni tipo di tirannia e controllo. La bestia ottiene la sua autorità direttamente dal drago (Satana), il che implica che il suo potere non è umano, ma demonico, e riflette una forza spirituale malvagia che cerca di sovvertire il piano di Dio. L’uso della bestia come simbolo di potere mondiale opposto a Dio è centrale per la teologia apocalittica: il malvagio cercherà di esercitare dominio assoluto e manipolatorio sulle nazioni.

13:3 – La ferita mortale e la “guarigione”La ferita mortale e la sua successiva guarigione rappresentano un miracolo falso o una pseudo-risurrezione, dal momento che SOLO DIO può compiere realmente dei miracoli. Il diavolo può emularli, può ingannare così come fecero i maghi del Faraone, ma non può compiere miracoli veri e propri (cfr. Es 7:10-13). L’inganno di questa prima bestia consiste nel volere imitarne il vero e autentico miracolo della risurrezione di Cristo. Questo evento potrebbe essere interpretato come un evento che stupisce il mondo, conferendo un’apparenza di potenza invincibile alla bestia. Il mondo, impressionato dal fatto che questa bestia sopravvive a un’apparente sconfitta, sarà indotto a seguirla. Il falso miracolo è una caratteristica tipica dell’inganno satanico, che vuole distogliere l’attenzione dalla verità divina e portare le persone ad adorare il potere malvagio (2Te 2:9-12).

13:4 – L’adorazione del drago e della bestia L’adorazione del drago (Satana) e della bestia rappresenta un culto malvagio che nega il vero Dio. Questa scena rappresenta l’apostasia totale e la fede cieca nella potenza del male. La domanda «Chi può combattere contro di essa?» implica l’assoluta arroganza della bestia e il suo desiderio di dominare l’universo, sollevandosi contro ogni forma di opposizione divina. L’adorazione della bestia è un tema ricorrente in Apocalisse, simbolo dell’inganno che il male esercita sui cuori degli uomini. Questo passo prefigura la persecuzione dei santi di Cristo da parte di poteri totalitari che richiederanno adorazione assoluta come atto di lealtà e sottomissione. D’altronde è noto che il Nuovo Testamento si riferisce ai seguaci di Cristo che compongono la Sua Chiesa come «santi» (At 9:13, 32; Ro 1:7; 15:25, 31; 16:15; 2 Co 1:1; Fl 1:1), e lo stesso fa nel libro dell’Apocalisse (Ap 5:8; 8:3, 4; 11:18; 13:7, 10; 14:12; 16:6; 17:6; 18:20, 24; 19:8; 20:9).

13:5, 6 – La bestia che parla contro Dio  La bocca della bestia simboleggia la sua capacità di bestemmiare e di esprimere un odio profondo verso Dio e la sua Chiesa. Il numero quarantadue mesi (tre anni e mezzo) è il periodo della tribolazione finale, un tempo di grande oppressione per i credenti. Questo periodo è un segno della durata temporale della persecuzione che però sarà limitata e avrà fine con la venuta di Cristo. L’atto di bestemmiare contro il tabernacolo di Dio è un segno della lotta contro la verità, in cui la bestia si erge contro l’adorazione di Dio e cerca di deviare i credenti dal giusto culto. Questo periodo rappresenta il culmine della persecuzione religiosa che la Chiesa dovrà affrontare prima della vittoria finale. Infatti, il tabernacolo di Dio sulla terra sono proprio i santi, la Chiesa (cfr. 1Co 3:16; 6:19; Eb 3:6; 1P 2:5-9)

13:7, 8 – La guerra ai santi – La bestia ha il potere di fare guerra contro i santi e di vincerli, simboleggiando un’epoca di persecuzione universale (cfr. Da 7:25). Tuttavia, si tratterà della «vittoria di Pirro», perché sarà una vittoria solo apparente e temporanea. Sebbene il potere della bestia sembri travolgere alcuni credenti, la Chiesa di Cristo è destinata a prevalere attraverso la fedeltà e la resistenza come vedremo meglio nei versetti 9 e 10. Il passo sottolinea che coloro che non sono scritti nel libro della vita (cioè coloro che non appartengono a Dio) saranno ingannati e seguiranno la bestia, ma la salvezza e la resurrezione dei giusti sono assicurate. Infatti, anche nei Vangeli si parla della seduzione di questi personaggi malefici che però non avrà efficacia contro i santi i cui nomi sono scritti nel Libro della Vita, «perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti» (Mt 24:24). Significa che non gli sarà possibile. I santi passeranno la grande tribolazione ma Dio ha già pronto per loro un piano di protezione: Ma la donna [la Chiesa, l’Israele di Dio, Ga 6:16] fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per milleduecentosessanta giorni […] Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dov’è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana dalla presenza del serpente (Ap 12:6, 14).

13:9, 10 – L’avvertimento ai santi di DioCertamente alcuni santi moriranno martiri (Ap 6:9). In ogni casto tutti i santi godranno di una speciale protezione di Dio nel tempo della fine perché hanno il «sigillo» dello Spirito Santo (Ef 1:13). E in greco, sia il sostantivo che il verbo corrispondente, indicano l’incisione pressato in cera morbida o argilla, spesso tramite un anello reale, per sigillare documenti importanti attestanti la preziosità e la proprietà e la piena sicurezza portata dal sostegno (piena autorità) del proprietario. I santi possono stare al sicuro in Gesù perché nessuno può rapirli dalla Sua mano (Gv 10:28, 29). In quei giorni, Dio promette di proteggere coloro che sono Suoi nell’ora della prova (Ap 3:10). Questa protezione divina non è per grazia, come per la salvezza, e neanche per tutti, ma solo per i santi che hanno le opere in Cristo, che hanno serbato la sua parola e non hanno rinnegato il Suo nome, come quelli di Filadelfia (Ap 3:8). Si noti, quindi, la differenza con cui Gesù si rapporta con le altre chiese, le quali pur essendo salvate sono purtroppo senza opere e frutti di ubbidienza (Ap 3:1,15-16; 22:11-12; Mt 7:21-23). Perciò va detto che i «santi» differiscono dai «pii». I pii sono i devoti profondamente al Signore, ma non tutti i santi lo sono. In estrema sintesi, tutti i pii sono santi ma non tutti i santi sono pii. Nel secondo capitolo della seconda lettera di Pietro leggiamo: Se Dio infatti… non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra… se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique), ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio (2P 2:4-9). In sintesi, tutti sono salvati e protetti, ma alcuni saranno promossi nella gloria attraverso il martirio. D’altra parte, per quale motivo i credenti di oggi dovrebbero avere un qualche privilegio rispetto agli altri credenti di tutte le epoche che hanno vissuto e sofferto le terribili persecuzioni? (cfr. Eb 11:35-40; At 7:54-60). Abbiamo gli esempi di Lot, Noè e dei tre amici di Daniele gettati nella fornace che Dio protesse nell’ora della prova. Lot scampò per un pelo ma perse ogni cosa e sua moglie diventò una statua di sale; Noè fu preservato in vita mentre attraversava il diluvio; i tre amici di Daniele furono tenuti in vita mentre erano dentro la fornace ardente di fuoco, nella quale si erano fatti gettare consapevoli del fatto che sarebbero potuti morire (Da 3:17, 18). L’avvertimento di questi versetti è chiaro: i santi sono chiamati a rimanere fermi nella fede e ad esercitare la pazienza durante i periodi di persecuzione. Il significato di questo versetto è un invito alla perseveranza, ricordando che, sebbene la bestia sembri vincere temporaneamente, la giustizia di Dio trionferà. La resistenza dei santi, sebbene comporti delle sofferenze come è sempre stato per i veri credenti in Gesù, è un atto di fede che culminerà nel trionfo finale di Cristo (cfr.1P 5:8-11; Giuda 3).

 

3.B. La seconda bestia che sale dalla terra: il falso profeta (Ap 13:11-18)

13:11 – L’apparizione della seconda bestia  La seconda bestia che emerge dalla terra ha una doppia natura: sembra innocente o pacifica (due corna simili a quelle di un agnello) ma in realtà è un messaggero di Satana poiché parla come un drago. Se la prima bestia è l’anticristo, questa è il falso profeta, simbolo di una potenza religiosa o ideologica che promuove un culto del male sotto l’apparenza di giustizia e pace attraverso l’unificazione di tutte le religioni che nel corso dei millenni il diavolo stesso ha creato per dividere e che negli ultimi tempi unirà per unirli nell’adorazione che egli ha sempre ambito. Il fatto che salga dalla terra, suggerisce che questa forza non è direttamente cosmica ma piuttosto un potere umano che si lega alla storia e alla cultura millenaria terrestre. La sua apparente innocenza (come un agnello) maschera una verità perversa: è uno strumento dell’inganno di Satana.

13:12 – Il potere della seconda bestia  La seconda bestia non è indipendente, in quanto esercita il potere della prima bestia, diventando la sua propagandista e facilitatrice. La «piaga mortale guarita» della prima bestia si riferisce a un evento apparentemente miracoloso, come una risurrezione o una guarigione, che conferisce alla prima bestia una sorta di divinità. In questo contesto, questa potrebbe essere una falsa manifestazione di potenza che porta le persone a credere in un potere divino, ma che è in realtà il frutto di prodigi bugiardi e ingannevoli. La seconda bestia promuove l’adorazione della prima, usando la sua influenza religiosa e il controllo sociale per obbligare la terra a seguirla. L’utilizzo dei social e delle nuove tecnologie avrà un ruolo fondamentale in questi passaggi.

13:13, 14 – I segni e l’inganno  I grandi segni che la bestia compie sono miracoli falsi che ingannano le persone e le spingono a adorare l’anticristo o prima bestia. Si noti che questi segni imitano quelli autentici che Dio fa, come il fuoco che scende dal cielo (cfr. Ge 19:24; Le 10:1, 2; 1Re 18:38; 2Re 1:9-12). Qualcuno ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di uno dei nuovi sistemi d’arma laser che utilizzano fasci di luce concentrata per distruggere o danneggiare bersagli come missili, droni, veicoli, e altre minacce (Advanced Tactical High Energy Laser, Laser Weapon System, Directed Energy High Energy Laser) già in possesso delle potenze militari mondali. Questi sistemi laser ad alta energia già esistenti non sappiamo se possono essere in grado di essere utilizzati dai satelliti di nuova generazione come ad esempio Starlink. In ogni caso, questi segni divengono strumenti di controllo sociale per indurre le masse a conformarsi a un sistema che apparentemente offre soluzioni miracolosamente sovrannaturali ai problemi umani. Il falso profeta che fa scendere fuoco dal cielo può essere interpretato come un’arma tecnologica avanzata o un evento extraterrestre simulato. Questo tipo di inganno potrebbe essere orchestrato per rafforzare la narrativa di un «dio alieno» o di un’entità sovrannaturale di cui parlerò dopo. Il fatto poi che farà erigere un’immagine della bestia ci parla del tentativo di rendere sacro e adorabile l’anticristo e il sistema malvagio.

13:15 – L’ordine di adorare l’immagine della bestia  L’immagine della bestia non è necessariamente una «statua». Sia in italiano che nell’originale greco, infatti, sono due parole diverse. Un ologramma, ad esempio, è un’immagine ma non è una statua. Qui si parla solo di una rappresentazione visibile che diventa “viva”, ricevendo uno «spirito» che sembra emulare l’atto creativo di Dio (cfr. Ge 2:7). Un riferimento a un ologramma e a una forma di possesso demoniaco è tutt’altro che speculativo come approfondirò in una prossima pubblicazione. Questo passo può simboleggiare l’adozione di tecnologie avanzate che permettono una simulazione di vita o una forma di intelligenza artificiale che diventa il mezzo per esercitare il controllo. Sono persuaso che qui si alluda a un sistema tecnologico come l’uso dell’Intelligenza Artificiale o di robot intelligenti in grado di parlare per costringere l’umanità a conformarsi, di cui ho già parlato in un altro articolo. Possibile che in questo versetto e nei seguenti si parli anche di microchip impiantabili o interfacce neurali che sono ormai una realtà, come le aziende di E. Musk come vedremo più avanti?

13:16, 17 – Il marchio della bestia  Il marchio della bestia è uno degli aspetti più noti e misteriosi di questo capitolo che, secondo me, sarà rivelato chiaramente nei tempi e nei modi stabiliti da Dio. Emergono comunque delle caratteristiche come l’adesione obbligatoria a un sistema ideologico che obbliga ogni individuo a sottomettersi a un potere malvagio, rinunciando alla propria libertà. Il fatto che venga imposta sulla mano destra o sulla fronte è un chiaro rimando a simboli di adesione totale: la mano rappresenta l’azione, mentre la fronte è il pensiero. Tutti elementi che suggeriscono un riferimento alla crescente tracciabilità digitale e al controllo economico.L’avvento di nuove tecnologie con nuovi sistemi avanzati di identificazione digitale per imporre un sistema che impedisce la libertà economica a chi non si conforma aprono scenari inimmaginabili fino a poco tempo fa.

13:18 – La necessità di discernimento  Il «numero della bestia» è uno dei simboli più discussi dell’Apocalisse. Il numero 666 rappresenta l’imperfezione, la mancanza di completezza rispetto al perfezionismo divino. Sono persuaso che questo numero non si limita a identificare una persona specifica (come storicamente è stato interpretato) ma rappresenta piuttosto un sistema di potere malvagio che sta quasi per raggiungere la perfezione divina ma non vi riesce e fallisce nel tentativo di raggiungerla. Qui sta la «sapienza» (Gr. sophia): chi ha intelligenza (Gr. noun), calcoli il numero della bestia. Grammaticalmente e sintatticamente qui è l’ascoltatore che è invitato a calcolare, tuttavia anche se il comando (aoristo imperativo) è rivolto a coloro che ascoltano, non si può escludere che esso, il «calcolo», sia mediato da strumenti o dispositivi utilizzati dall’uomo per eseguire operazioni complesse. D’altronde, la Bibbia usa frequentemente un linguaggio metonimico in cui l’azione di una persona è associata ai mezzi o strumenti che utilizza, come ad esempio in Isaia 10:15 dove l’azione della scure è direttamente attribuita all’uomo che la usa, creando un parallelo con l’uomo che calcola con l’ausilio di strumenti tecnologici. La tecnologia avanzata non sostituisce l’interpretazione umana ma diventa il mezzo tramite cui questa si realizza. Il «calcolare» il numero potrebbe implicare l’uso di tecnologie avanzate come i computer quantistici per il calcolo e l’analisi di enormi quantità di dati, dove il «calcolo» e la «quantificazione» diventano strumenti per decifrare e monitorare chi aderisce al sistema della bestia. Tutto sembra riferirsi ai computer quantistici e alle tecnologie emergenti come i mezzi per realizzare un sistema di sorveglianza totale, in cui ogni individuo viene tracciato, controllato e, infine, marchiato digitalmente. Su queste ipotesi interpretative scriverò, Dio volendo, un volumetto in cui spiegherò come sono arrivato a diverse conclusioni analizzando il testo greco. Possiamo dire, però che nell’antichità, ψηφίζω /psēphízō indicava un calcolo manuale o mentale, spesso legato all’uso di ciottoli (ψηφῖδες, psēphides) come strumenti di conteggio. In un contesto contemporaneo, il termine potrebbe essere reinterpretato per includere strumenti avanzati di calcolo. L’uso dell’imperativo insieme ad altri dettagli a cui sono giunto analizzando attentamente il testo greco, evoca, secondo me, proprio una certa velocità di calcolo che non può non far pensare ai computer quantistici i quali sfruttano le leggi della fisica e della meccanica quantistica per l’elaborazione dei dati. La loro unità fondamentale è il qubit, capace di svolgere i calcoli in contemporanea grazie alla sovrapposizione di stati quantistici. Il verbo ψηφίζω /psēphízō implica una scelta tra opzioni diverse durante una votazione. Analogamente, nel contesto computazionale, i computer quantistici “votano” o scelgono la soluzione ottimale eseguendo simultaneamente più operazioni. Nei computer classici, le scelte sono rappresentate da bit (0 o 1), ma nei computer quantistici, con il concetto di qubit, uno stato può essere simultaneamente 0 e 1, rappresentando molteplici scelte o possibilità fino al momento della misurazione. Il processo di votazione e calcolo può essere visto come parallelo, in quanto entrambi comportano l’analisi e la selezione tra molteplici opzioni. In breve, ψηφίζω /psēphízō e il concetto di calcolo condividono il tema centrale della scelta e del conteggio, in cui molte opzioni vengono considerate prima di arrivare a un risultato. Nei computer quantistici, questa dinamica si manifesta attraverso, come detto, l’uso dei qubit, che permettono il calcolo parallelo e probabilistico, arrivando a una “decisione” finale attraverso la misurazione. In entrambi i casi, si tratta di un processo di selezione e risoluzione, che coinvolge la gestione di molte opzioni per giungere a una singola conclusione. Possiamo leggervi qui un riferimento a una nuova blockchain con computer quantistici? Un quantum financial system in un Nuovo Ordine Mondiale Multipolare che nella sua fase iniziale condurrà un certo benessere che, ahimè, illuderà il mondo? (Da 9:24-27; 1Te 5:3).

3.C. Esoterismo e Nuovo ordine mondiale

4. Cosa c’entrano gli alieni?

Tuttavia, gli alieni in qualche modo c’entrano come ho ripetutamente detto nella chat del canale telegram riservata agli iscritti e nel mio gruppo più privato. Dell’anticristo non si parla solo nel libro dell’Apocalisse ma anche in altri testi, in special modo nel libro del profeta Daniele che abbiamo visto prima e che adesso rileggiamo. Il testo profetico di Daniele 11 ce lo dice.

4.A. Daniele 11:37-39

Egli non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri; non avrà riguardo al dio preferito dalle donne, né ad alcun dio, perché si innalzerà al di sopra di tutti. Ma onorerà il dio delle fortezze nel suo luogo di culto; onorerà con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore, un dio sconosciuto ai suoi padri. Egli agirà contro le fortezze ben munite, aiutato da un dio straniero. Colmerà di onori quelli che lo riconosceranno, li farà dominare su molti e spartirà fra loro delle terre come ricompensa.

Le profezie contenute in questi versetti non possono corrispondere ad Antioco Epifane, dal momento che il profeta esplicita riferirsi al «tempo della fine» (Da 11:35, 40) per cui fa un salto nel tempo per riferirsi alla fine di quest’epoca, all’anticristo (Da 7:8; 9:27). Ecco, quindi, una spiegazione alternativa rispetto ai commentari biblici tradizionali, inclusi quelli che privilegiano l’interpretazione futurista. Si tratta di una serie di riflessioni a cui sono giunto dopo avere sottoposto il testo ebraico a una serie di analisi linguistiche che, se Dio vuole, pubblicherò in un mio prossimo volume. Qui mi limito a dare una semplificazione.

  • «Non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri». L’espressione «non avrà riguardo» corrisponde all’ebraico לֹא־יָבִין (lōʾ-yāḇîn), ossia alla particella negativa לֹא (lōʾ) + qal imperfetto terza persona maschile singolare di בִּין (bîn), «discernere, comprendere», che indica un rifiuto deliberato di riconoscere. La LXX enfatizza l’aspetto intellettivo del rifiuto con συνίημι (syniēmi) che enfatizza ulteriormente la volontà deliberata nel non voler riconoscere gli «dèi dei suoi padri» come spiegherò meglio nella successiva pericope. In questa prima parte, il testo indica una totale rottura con ogni tradizione religiosa precedente, il rifiuto dell’eredità religiosa originaria da parte dell’anticristo. L’anticristo rifiuterà tutte le religioni della terra a favore di una nuova religione sincretistica e tecnologica. L’anticristo non sarà legato a nessuna fede religiosa oggi esistente sulla terra, inclusi il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam. Egli si presenterà come un “salvatore universale” proveniente da un contesto alieno, in collegamento con i nefilim (Genesi 6) -, respingendo ogni idea del Dio storico delle religioni essoteriche per proporre una nuova narrativa cosmica. L’anticristo potrebbe affermare che gli “dèi” delle tradizioni religiosi antiche erano in realtà alieni avanzati, offrendo una reinterpretazione dei testi sacri basata sulla tecnologia extraterrestre.
  • «al dio preferito dalle donne». L’espressione ebraica יָבִ֔ין וְעַל־חֶמְדַּ֥ת נָשִׁ֛ים (yāḇîn wə‘al-ḥemdaṯ nashim), letteralmente è: «non avrà riguardo al desiderio di donne» – come traducono più fedelmente le versioni Diodati e Nuova Diodati -. Alcuni l’hanno interpretato come un riferimento a divinità della fertilità venerate dalle donne, come Tammuz-Adone il cui culto era assai in voga in Siria (Ez 8:14), o a divinità come Ishtar o Astarte. Questa concezione è all’origine dell’errata traduzione: «dio preferito dalle donne». La parola חֶמְדַּת (ḥemdaṯ) significa letteralmente «oggetto di desiderio» o «ciò che è desiderato», e al costrutto indica «il desiderio di». Pertanto, la traduzione «dio preferito dalle donne» è un’interpretazione che manca di precisione testuale. E poiché il testo parla di eventi futuri, qui non può esservi semplicemente un riferimento a divinità antiche, ma rappresenta qualcosa di più moderno e radicale. Il verbo yāḇîn – tradotto «riguardo» -, trasmette principalmente l’idea di comprendere o discernere e implica mancanza di comprensione o considerazione poiché il concetto ebraico di comprensione va oltre la mera conoscenza intellettuale. Pertanto qui suggerisce che l’anticristo non riconoscerà né rispetterà alcuna divinità o valore tradizionale, mostrando disprezzo per tutto ciò che è stato storicamente venerato o considerato sacro («Non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri») e sarà privo anche di empatia per ciò che le donne tradizionalmente desiderano: la famiglia, i figli e l’amore (cfr. 1Ti 4:3; 2Ti 3:3). Questo riflette un rigetto più ampio dei legami naturali e dell’ordine creato da Dio. L’anticristo potrebbe promuovere un’ideologia che sovverte la famiglia tradizionale e stravolgendo il binarismo di genere stabilito da Dio: maschio e femmina (Ge 1:27; 5:2), favorendo le così dette «teorie di genere» e/o il transumanesimo. Essere gender fluid implica non sentirsi strettamente legati alle categorie convenzionali di genere, come maschio o femmina. Il suo obiettivo sarà quello di eliminare l’ordine stabilito da Dio per sostituirlo con un sistema che glorifica la tecnologia, l’ibridazione uomo-macchina o il culto di entità extraterrestri/aliene. Il “dio” dell’anticristo potrebbe essere identificato con un sistema di valori completamente distaccato dalle tradizioni religiose e morali. Questo potrebbe includere: Un culto della tecnologia che promette l’immortalità attraverso la fusione uomo-macchina, una narrazione che presenta “esseri superiori” come salvatori dell’umanità, sostituendo Dio con intelligenze extraterrestri, l’idea che l’uomo stesso, attraverso la tecnologia, diventi “divino”.
  • «né ad alcun dio, perché si innalzerà al di sopra di tutti». Questa frase traduce il nifal יִתְגַּדֵּל (yiṯgaddēl), mentre la LXX usa il passivo μεγαλυνθήσεται (meglynthésetai) «sarà esaltato», indicando un’esaltazione che potrebbe essere sia auto-imposta che conferita da altri. Abbiamo qui un chiaro riferimento alla natura narcisistica e blasfema dell’anticristo, che cerca di usurpare la posizione che appartiene solo a Yahweh, l’unico vero Dio, ma anche un riferimento alla popolazione che incoraggerà questa natura narcisistica. D’altronde, questa è stata sempre l’ambizione di Lucifero: quella di essere «simile all’Altissimo» (Is 14:14). Questo mostra come l’anticristo agirà come agente diretto di Satana negli ultimi tempi. L’anticristo, sostenuto da una narrativa extraterrestre, non solo rifiuterà ogni divinità tradizionale, ma si presenterà come il culmine dell’evoluzione umana, un essere ibrido tra uomo e alieno o tra uomo e macchina. Forse un cyborg. Questo riflette l’idea di una «divinizzazione tecnologica», in cui la scienza e la tecnologia sostituiscono il concetto di Dio, fino a proclamarsi egli stesso dio come esplicitato in 2 Tessalonicesi 2:4.
  • «onorerà il dio delle fortezze». La traduzione «fortezze» in senso astratto, non è precisa dal momento che il testo ebraico מָעֻזִּים (maʿuzzîm) può anche indicare un’entità personale o una divinità protettrice. La LXX lo interpreta come un nome proprio: τὸν θεὸν Μοαζείμ (ton theon Moazeim), ossida: «il dio Moazeim», alludendo, forse, ad Ares, l’unico figlio di Zeus (Giove) ed Era (Giunone) la divinità del vigore guerresco, dei duelli. Perciò, possiamo vedervi qui una rappresentazione del sistema militare avanzato, altamente tecnologico, che l’anticristo utilizzerà per consolidare il suo dominio. Questo “dio” potrebbe essere un’intelligenza artificiale altamente sviluppata, un supercomputer quantistico globale o persino una forma di entità extraterrestre presentata all’umanità come superiore a qualsiasi concetto di divinità tradizionale con caratteristiche belliche. L’idea di un “dio tecnologico” si collega al culto del transumanesimo e della tecnologia avanzata come strumenti per superare la mortalità e i limiti umani forse con l’utilizzo di una forma elevata di intelligenza artificiale che diventa oggetto di dipendenza e venerazione. Sia il termine ebraico che quello greco della LXX, contengono il concetto di protezione o forza, suggerendo che l’anticristo farà affidamento su strutture di potere centralizzate. Il verbo עָשָׂה (‘āśâ) – che significa «fare, agire, eseguire o compiere» -, ha valore strumentale, implicando che l’anticristo sfrutterà le fortezze a proprio vantaggio in collaborazione con il dio straniero o alieno. Dove l’anticristo lo onorerà? La frase «nel suo luogo di culto» è una libera traduzione interpretativa dell’ebraico עַל־כַּנּוֹ (ʿal-kannô) che letteralmente è: «sul suo posto» lasciando aperta l’interpretazione che possa riferirsi sia a un luogo fisico sia riferirsi simbolicamente a un’autorità sua propria.Paolo scriverà: infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti (2Co 10:4).
  • «un dio sconosciuto ai suoi padri». Non si tratterà di un’entità divina riconosciuta nelle tradizioni religiose storiche, ma di qualcosa di completamente alieno, letteralmente o metaforicamente. Questa figura potrebbe introdurre un culto basato sugli “esseri superiori” extraterrestri, presentandoli come creatori dell’umanità. In questa narrativa, l’anticristo si porrebbe come mediatore tra l’umanità e queste entità aliene, guadagnando un’autorità globale.
  • «onorerà con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore». il sistema dell’anticristo avrà un aspetto visibile e opulento. Il culto tecnologico o alieno sarà sostenuto da immense risorse materiali, creando templi, infrastrutture o strutture di venerazione che riflettano la potenza del sistema.

  • «aiutato da un dio straniero». In ebraico עִם־אֱלֹ֣והַּ נֵכָ֔ר /im-‘elōhê nēkār è un costrutto nominale,dove la preposizione עִם (‘im) – lett. «con» -, suggerisce una stretta associazione o alleanza. Qui implica che l’anticristo agirà in accordo e in collaborazione con questo «dio straniero» o alieno. Il termine אֱלֹ֣והַּ (’ĕlōhê) – «dio» o «divinità» -, è spesso usato in contesti che sottolineano un contrasto con YHWH. Essendo in stato costrutto, si lega grammaticalmente al termine successivo. Il nome נֵכָ֔ר (nēkār) è un maschile singolare che significa «straniero», «estraneo». In questo caso è un modificatore di אֱלֹ֣והַּ, indicando la qualità del «dio», ossia un dio alieno completamente diverso, a denotare non solo qualcosa di culturalmente estraneo ma anche religiosamente abominevole (vedi Gr 5:19 e De 31:16). L’intera espressione עִם־אֱלֹ֣והַּ נֵכָ֔ר /im-‘elōhê nēkār è, come dicevo, un complemento nominale introdotto dalla preposizione עִם, seguito da un costrutto nominale (אֱלֹ֣והַּ נֵכָ֔ר) in cui נֵכָ֔ר funge da attributo qualificativo, per cui dal punto vista sintattico specifica il mezzo con cui il re agisce contro le fortezze. È quindi parte integrante della proposizione principale. Semanticamente l’espressione «con l’aiuto di un dio straniero» (letteralmente) implica che il re (nell’interpretazione futurista, l’anticristo) si alleerà con una divinità o entità aliena per raggiungere il suo scopo. Questa alleanza sottolinea la sua ribellione contro YHWH e l’introduzione di un culto idolatra. Si ravvisa, quindi, un forte inganno spirituale che, sempre nell’interpretazione futurista, potrebbe essere anche tecnologico (ad esempio, la deificazione di un’entità «aliena»). Nella struttura del versetto, questa frase si collega direttamente al verbo עָשָׂה (‘āśâ «agirà» – perfetto profetico), indicando che l’azione del re (anticristo) è resa possibile dal supporto di questa entità aliena/demoniaca.
  • «Colmerà di onori quelli che lo riconosceranno, li farà dominare su molti e spartirà fra loro delle terre come ricompensa». Coloro i quali si sottometteranno all’autorità dell’anticristo e lo sosterranno, riceveranno incarichi prestigiosi. Inoltre, egli sarà particolarmente abile nel dispensare favori e ricchezze. Per quello che ho potuto verificare ho notato che, ad eccezione della Diodati e Nuova Diodati, le traduzioni italiane sono state poco sensibili nel tradurre questi versetti.

 

Pertanto, il «dio alieno» è sconosciuto a gran parte della popolazione mondiale, ma è conosciuto da alcune entità particolarmente dedite allo spiritismo; entità che in un certo senso hanno la gestione del pianeta (cfr. Mt 4:8, 9; 2Co 4:4; 1Gv 5:19). Per queste ragioni sono d’accordo (perlomeno in questo caso) con le dichiarazioni che ha rilasciato nel video che trovate nel paragrafo seguente, con il massone del 33° Grado del R.S.A.A., ex Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia Unita d’Italia – IGNIS 1952 – , Stefano Edoardo Erario. Nell’intervista che vi incoraggio ad ascoltare per intero (così come tutti i video e i link presenti nel’articolo), egli stesso ammette che la conoscenza esoterica è limitata e non riesce ad andare “oltre”, confermando che anche i più alti gradi degli appartenenti alle società segrete esoteriche, non conoscono direttamente colui che impartisce ordini e che si presenta sotto diversi nomi (anche in base al grado di appartenenza) che vanno dal GADU ad Abraxas a Bafometto ma a cui sono comunque legati. I non massoni congetturano che costui sia proprio Satana stesso, il diavolo, nella sua veste ingannevole di «angelo di luce» (2Co 11:14) da non confondere con le varie divinità (dietro cui comunque si nasconde) delle religioni essoteriche e per cui gli uomini da secoli si fanno la guerra. Tuttavia, casualmente (ma non troppo), v’è un filo rosso che unisce tutte le religioni essoteriche. Tutte aspettano un messia. L’anticristo si presenterà come il compendio di tutte questi “messia”, e superiore a tutti loro per via dell’aiuto che gli viene dagli alieni che le correnti gnostiche new age interpretano come alieni buoni.

  • Gli indù aspettano Kalki, l’ultimo dei dieci avatar di Vishnu (conosciuti come “Dashavatara”), da 3700 anni.
  • I zoroastristi aspettano Saoshyant da circa 3000 anni.
  • Gli ebrei aspettano il Messia da 2700 anni.
  • I buddisti aspettano Metteya (Maitreya in sanscrito) da 2600 anni.
  • Sunnah aspetta il Profeta Issa da 1400 anni.
  • I musulmani aspettano un messia dalla linea di Maometto da 1300 anni.
  • I musulmani sciiti aspettano l’Imam Mahdi da 1080 anni.
  • I Druzer stanno aspettando Hamza ibn Ali da 1000 anni.
  • I Bahá’í credono che il loro Bahá’u’lláh sia l’eletto di tutte le religioni prima menzionate, e lo attendono da circa 150 anni.
  • Il Confucianesimo non prevede una figura messianica nel senso stretto del termine, ma si attende l’avvento di un “saggio sovrano” che ristabilisca l’ordine.
  • Il Taoismo non ha una figura messianica ben definita, ma attende il ritorno del Tao, l’armonia universale che regola l’universo.
  • Non c’è una figura messianica centrale nel Sikhismo, ma si attende un ritorno spirituale che guiderà l’umanità.
  • Nel movimento New Age, l’attesa di una figura messianica è più fluida e varia molto tra i diversi gruppi e credenze. Molti di questi movimenti parlano di «Maestri Ascesi», «Cristo Cosmico», o altre entità spirituali che appariranno per guidare l’umanità verso un’era di pace, di evoluzione spirituale e illuminazione. Tra i Maestri Ascesi, vi sono figure come San Germain, El Morya, Kuthumi, Buddha e persino Gesù Cristo, naturalmente inteso non in senso biblico, ma in una forma cosmica. Cristo non è solo visto come una figura storica, ma come un principio universale che può essere incarnato da chiunque raggiunga un certo livello di consapevolezza spirituale. Perciò la loro terminologia più ricorrente è: «risvegliati», «grande risveglio spirituale», «Cristo cosmico», «coscienza cristica» e «anticristico» sono le religioni e tutto ciò che si oppone al loro risveglio e alla coscienza cristica, persino il Gesù della Bibbia che diceva di essere l’unico salvatore è anticristico.

Quando l’anticristo si manifesterà, metterà tutti d’accordo perché farà credere di essere ognuno di loro. Farà credere di agire per conto di un alieno buono che sconfigge gli alieni cattivi, in una concezione cosmica manichea che vede contrapposti fantomatici alieni buoni contro allieni cattivi. Un po’ come quando parlano di magia bianca e magia nera. Certamente Yahweh ha un Suo esercito di angeli che lo servono (1S 15:2; Gm 5:4; Giuda 14) ma questi non sono affatto gli alieni buoni. Questa distinzione manichea appartiene alle fantomatiche teorie della paleoastronautica e non alla Bibbia.

È anche (non solo) per questo che sono persuaso egli si presenterà mediante l’inganno alieno, a capo di una pseudo alleanza intergalattica pacifica che sono le schiere di principati e potestà che sono nei luoghi celesti di cui parlano le Scritture (Ef 3:10; 6:12) – da non confondere con i demoni che invece sono nelle acque e hanno bisogno di un corpo (Lu 11:24) -, che ha sconfitto le élite (gesuiti, banchieri per lo più aschenaziti, aristocrazia nera, massonerie, rosacroce e tutte le attività che si celano dietro, dal trafficanti di bambini a quello di esseri umani, organi, droghe, ecc…) a cui il diavolo stesso ha dato potere e tramite cui governa il mondo da secoli (2Co 4:4; 1Gv 5:19).

4.B. 33mo grado parla di entità che governano il mondo (video da guardare per intero)

 

4.C. Aumentano gli avvistamenti

Senza dilungarmi troppo e rimandando a cercare gli articoli pubblicati nei canali telegram, è singolare che a partire dalla farsa pandemica del 2020, si siano moltiplicati non solo gli avvistamenti di fenomeni strani ma anche le dichiarazioni di esponenti di governo e militari di diverse nazioni per sdoganare l’esistenza di alieni. È una coincidenza? Andando nei canali telegram potete cercarli con l’apposita lentina per trovarne altri rispetto a questi che riporto.

4.D. Una playlist con tre video indispensabili da non perdere

 

5. Transumanesimo e mutazione genetica

Sono persuaso che l’anticristo sarà un essere umano a tutti gli effetti ma con delle caratteristiche aliene. Mi spiego meglio. Da quello che comprendo il diavolo cercherà di emulare tramite l’anticristo la natura PERFETTA del Signore e Salvatore Gesù, il Messia. Così come il Signore Gesù Cristo era vero Dio (Gv 1:1; 20:28) e vero uomo (Gv 1:14; At 2:22; Cl 3:16; 1Ti 2:5) nato da una vergine (Mt 1:23-25), così l’anticristo sarà un essere umano in carne e ossa ma, geneticamente modificato e, quindi, un ibrido parzialmente “alieno”. Che poi, per inciso, noi sappiamo che gli alieni sono esseri demoniaci riconducibili ai «giganti» (i Nephilim, figli di Elohim) di cui si parla in Genesi capitolo 6.

Gesù disse in Matteo 24:37-39

Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s’andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo.

Cosa vi è di sbagliato nel mangiare, bere o sposarsi? Nulla (cfr. Ge 1:27, 28). Quindi, cosa accadde di particolare ai giorni di Noè? Ebbene, una cosa su cui gli studiosi non si sono soffermati, è che in quei giorni vi fu una mutazione genetica quando i figli degli Elohim (in questo caso “angeli caduti”) si unirono ai figli degli uomini da cui nacquero i giganti (Ge 6:1-11). A causa di questo peccato, il giudizio di Dio cadde su questi angeli:

📖 2Pietro 2:4

Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio.

📖 Giuda 6, 7

Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno.

Va specificato, per inciso, che sbagliano coloro i quali insegnano che gli angeli non hanno sesso perché il brano citato a sostegno dice semplicemente che “non si sposano” e non che siano asessuati (Mt 22:30). Il brano parallelo del Vangelo di Luca è ancora più chiaro specificando che anche i corpi dei credenti risuscitati (maschi e femmine) entrati nell’eternità non si sposano pur conservando il proprio sesso (Lu 20:34-36).

Certamente, gli angeli essendo spiriti non hanno un corpo (Eb 1:14), ma possono tuttavia provvisoriamente prendere la forma umana con tutte le funzioni di un corpo umano (Ge 18:2-8; 19:10-12). Infatti, alcuni credenti dell’era apostolica avevano ospitato degli angeli senza saperlo (Eb 13:2).

Guarda attentamente entrambi video prima di proseguire. Guardali per intero, fino alla fine.

 

6. Cyborg e la realtà mista

Pertanto, è possibile che l’anticristo sarà un essere ibrido, ossia veramente umano ma in senso lato anche “alieno” perché geneticamente modificato e, forse, anche un Cyborg? Naturalmente siamo nel campo delle speculazioni, delle congetture, ma sto davvero esagerando oppure è tecnicamente possibile? Se così fosse, questo contribuirà al fatto che il mondo intero ne sarà meravigliato! (Ap 17:8).

Già da diverso tempo sto cercando di mettere in guardia da tutto questo, e finalmente noto di non essere più solo, grazie anche ai canali telegram. Lo stanno comprendendo sempre di più gli studiosi autonomi della Bibbia e non certamente i predicatori riconosciuti dallo Stato che, prigionieri da un sistema che li foraggia, ancora brancolano nel buio.

Vi ricordate le così dette fiction degli sceneggiatori di Hollywood nei cui film narravano di legge marziale medica, di quarantene e di vaccinazioni forzate? Ebbene, nel 2020 il mondo si è accorto che non era più una fiction. Chi l’avrebbe detto fino all’anno prima?

Adesso ho la sensazione che si preparino alla fase successiva, che possiamo definire «The Media Matrix», il metaverso, e forse persino una presunta invasione aliena. Gradualmente la popolazione, specie i più giovani, sta iniziando a mettersi al passo con la nuova tecnologia che tuttavia pare esista da decenni sebbene solo adesso si sia deciso di renderla pubblica. Mi riferisco, nello specifico alla così detta «realtà mista» sempre attiva, costantemente connessa alla rete internet (che funzionerà sui satelliti di E. Musk e non più su cavi sottomarini) e interminabilmente intermediata grazie a 5G o 6G, di cui persino i media così detti alternativi – spesso gatekeeper al servizio delle élite che fingono di contrastare -, non parlano. Pseudo vaccini, 5G e 6G, Intelligenza artificiale, metaverso, Quantum Financial System e Nuovo Ordine Mondiale multipolare, ecc. ecc. Come e quali connessioni vi sono tra loro? Cosa dicono le profezie bibliche? Ne parlerò, Dio volendo, in uno dei libri che intendo scrivere.

Ma veniamo ai cyborg (abbreviazione di cybernetic organism, ossia «organismo cibernetico»). Con questo termine s’intende un essere umano che ha parti del suo corpo potenziate o sostituite da dispositivi artificiali, tecnologie cibernetiche o meccaniche. In altre parole, un cyborg è una combinazione di componenti biologici e tecnologie avanzate integrate in un unico organismo. Fantascienza? No, oggi è già possibile e chissà quali esperimenti sono stati effettuati nei laboratori militari segreti di cui nessuno ci parla.

In realtà, riflettendoci bene, già da anni ci preparano a questa evenienza utilizzando Hollywood per veicolare il messaggio attraverso film di fantascienza. Molti cinquantenni ricorderanno una serie televisiva che affascinava specie i bambini dal titolo «L’uomo da sei milioni di dollari» incentrata su un «uomo “bionico”», a cui seguì poi la serie sulla «donna “bionica”». In Italia era, credo, intorno agli anni Ottanta. Mi chiedo: com’è venuta questa idea? I film si ispirarono al romanzo Cyborg di Martin Caidin, ma questi da dove ha attinto l’idea? Oppure dobbiamo congetturare che già cinquant’anni fa certi esperimenti venivano fatti nei laboratori militari segreti e magari qualcuno lo sapesse?

I più giovani invece ricorderanno film come «Terminator», «Ghost in the Shell», «Blade runner». Il messaggio veicolato è sempre stato lo stesso: la creazione di un ibrido umano e tecnologia. Ma quello che sembrava fantascienza, oggi sta concretizzando come realtà sotto i nostri occhi. Infatti, oggi parlare di cyborg non è più considerato fantascienza. Lo ripeto, perché utile, si sta parlando di un individuo che combina la biologia umana con la tecnologia avanzata per migliorare o ripristinare funzioni fisiche o mentali. Naturalmente gli scopi devono essere nobili, come quelli medici oppure per il potenziamento delle capacità umane, per farlo accettare alla popolazione. E coloro che rifiutano questo genere di tecnologia nella migliore delle ipotesi saranno isolati oppure saranno tacciati di essere «talebani, fondamentlisti, terroristi» anche se non fanno male a nessuno. Sono anni che dico queste cose, e sono felice che finalmente molti degli amici che, pur senza dirlo per rispetto, pensavano che fossi «folle» si stiano ricredendo. È un dato di fatto che già la Food and Drug Administration (FDA) statunitense, la corrispettiva dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), ha approvato la sperimentazione della società d E. Musk per la sperimentazione di installare un microchip nel cervello umano . Si pensi a cosa accadrà adesso che E. Musk è entrato a far parte della squadra di governo di D. Trump.

Alcuni mesi fa abbiamo riportato nel canale telegram “Apocalisse: La vittoria finale” il caso di una donna avvocato che si diletta anche a fare la cantante che si è fatta impiantare un microchip sottocutaneo perché vuole percepirsi a tutti gli effetti come un robot umanoide. Non è fantascienza, ma stiamo parlando di fatti concreti ormai sanciti anche dal legislatore negli Stati Uniti. Questa donna a un certo punto dell’intervista dice:

«Ho deciso di vedere il mondo dalla robotica, di avere l’intelligenza artificiale nel mio corpo e anche di combinarla con l’intelligenza emotiva».

Lei dichiara di utilizzare l’Intelligenza Artificiale nell’ambito della sua professione per poter analizzare prove, verificare testi e quant’altro. Alla domanda rivoltale dalla giornalista:

«da quando ti percepisci come robot?»,

– lei ha risposto:
«Dal momento in cui ho iniziato la mia carriera musicale. Ho deciso di filmarmi mentre mi impiantava il chip nel corpo, potete vedere il video su YouTube “Hey love”, è la mia prima canzone, e da quel momento ho iniziato a cambiare la mia vita, il mio stile di vita e, in più, ho iniziato a mostrarmi in modo diverso con i legami».

📖 Daniele 2:43

Hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, perché quelli si mescoleranno mediante matrimonio, ma non si uniranno l’uno all’altro, così come il ferro non si amalgama con l’argilla.

In questo passo, il profeta Daniele interpreta il sogno del re Nabucodonosor, che descrive la diversità, l’ instabilità e la frantumazione degli ultimi regni terreni, culminando con il ritorno di Cristo e l’avvento del Suo regno che distruggerà definitivamente tutti i poteri umani. La “mescolanza” di ferro e argilla rappresenta la fragilità intrinseca del Nuovo Ordine Mondiale multipolare (ergo: diversamente globalista) che non sarà mai capace di raggiungere una vera stabilità. Questo Nuovo Ordine Mondiale, l’ultimo della storia umana («multipolare») si caratterizzerà proprio per i suoi nazionalismi, le sue divisioni interne, e sarà destinato a crollare sotto l’intervento di Dio, proprio perché non riusciranno a unirsi realmente, così come il ferro e l’argilla non riescono a unirsi.

A questa interpretazione possiamo aggiungervene un’altra, forse più speculativa, che però non contrasta con questa e ben si integra. Nel contesto di una mescolanza del Nuovo Ordine Mondiale multipolare, il ferro e l’argilla possono essere simboli anche di un’altra futura unione. Appunto la realtà mista del cyborg. L’unione tra la forza (ferro) e la fragilità umana (argilla) potrebbe rappresentare un tentativo di «unire l’umano e il meccanico» o il tentativo di potenziamento umano attraverso la tecnologia con un riferimento a un’era futura in cui le tecnologie avanzate potrebbero cercare di combinarsi con il corpo umano, senza mai riuscire a fondersi completamente.

Ed è singolare che il Vaticano sia particolarmente sensibile e attento a queste tematiche; anzi ne è pienamente coinvolto come dimostra la partecipazione di Bergoglio al vertice G7 a giugno di quest’anno sull’Intelligenza Artificiale.

Bergoglio partecipa al vertice del G7 per discutere di intelligenza artificiale dal 13 al 15 giugno 2024

7. Coscienza umana e intelligenza artificiale

Negli ultimi anni, l’idea di trasferire la coscienza umana in sistemi di intelligenza artificiale ha smesso di appartenere esclusivamente alla narrativa fantascientifica, entrando prepotentemente nel discorso tecnologico e filosofico contemporaneo. Una delle più recenti proposte in questa direzione proviene da Elon Musk, il visionario CEO di Tesla, che ha introdotto il robot umanoide Optimus come una possibile piattaforma per tale trasferimento in un futuro ancora lontano ma non irraggiungibile. Tuttavia, questo fenomeno solleva interrogativi profondi non solo in termini di etica e identità umana, ma anche in relazione alle profezie bibliche.

7.A. Optimus: un umanoide al servizio dell’umanità o della sua ridefinizione?

Optimus, presentato per la prima volta da Tesla nel 2021, è un robot umanoide progettato per svolgere compiti ripetitivi, noiosi o pericolosi. Elon Musk ha descritto Optimus come una macchina dotata di un sistema di intelligenza artificiale avanzato, capace di apprendere e interagire con l’ambiente in modo altamente sofisticato. Sebbene al momento le sue applicazioni siano limitate al supporto logistico e lavorativo, Musk ha ipotizzato che, in futuro, Optimus potrebbe fungere da piattaforma per il trasferimento della coscienza umana. In questa visione, la personalità e i ricordi di un individuo potrebbero essere scaricati nel robot, offrendo una forma di «immortalità digitale».

Questa prospettiva richiama scenari già esplorati nella fantascienza, come nel film Transcendence (2014), in cui un brillante scienziato, interpretato da Johnny Depp, carica la propria coscienza in un supercomputer, raggiungendo uno stato di onnipresenza digitale ma con conseguenze catastrofiche.

7.B. Implicazioni etiche e teologiche

Il trasferimento della coscienza solleva molteplici questioni etiche. Quali sono i confini dell’identità umana? Una copia digitale della mente di una persona è ancora quella persona oppure è una simulazione priva di anima? In una prospettiva biblica, l’essere umano è più della somma dei suoi ricordi e delle sue esperienze; egli è un essere vivente creato a immagine di Dio (Ge 1:26, 27), dotato di un’anima che continua a vivere anche dopo la morte del corpo. La Bibbia non lascia spazio all’idea che l’anima possa essere separata dalla sua origine divina e trasferita in un supporto artificiale.

Dal punto di vista escatologico, queste tecnologie possono essere viste come un tentativo dell’umanità di raggiungere una forma di immortalità al di fuori del piano redentivo di Dio. È proprio vero che il serpente antico ha fatto mangiare del frutto dell’albero della conoscenza. In Giovanni 11:25, Gesù afferma: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà». Il trasferimento della coscienza rappresenta dunque un tentativo di aggirare la promessa della risurrezione, creando una versione distorta e artificiale della vita eterna.

L’anticristo userà ogni mezzo, incluso un sistema tecnologico o artificiale, per sostituire Dio e instaurare un regime di adorazione forzata. I versetti di Daniele 11:37, 38, che ho già citato e spiegato nel paragrafo 4, ci danno una visione profetica significativa in questo contesto:

Egli non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri; non avrà riguardo al dio preferito dalle donne, né ad alcun dio, perché si innalzerà al di sopra di tutti. Ma onorerà il dio delle fortezze nel suo luogo di culto; onorerà con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore, un dio sconosciuto ai suoi padri

7.C. Transumanesimo e marchio della bestia

Un elemento chiave in questo contesto è il collegamento tra il trasferimento della coscienza e il transumanesimo, un movimento filosofico che mira a superare i limiti biologici dell’uomo attraverso la tecnologia, di cui ho fatto già cenno più volte. Questo fenomeno potrebbe essere interpretato come una preparazione culturale e tecnologica per l’avvento del sistema dell’anticristo descritto in Apocalisse 13 dove si parla del «marchio della bestia»: un sistema globale che controlla ogni aspetto della vita umana, compresa la sfera economica e personale.

L’anticristo sfrutterà tecnologie come il trasferimento della coscienza per consolidare il suo potere e manipolare le masse. L’idea di trasferire la mente umana in un supporto artificiale potrebbe essere presentata come una soluzione ai problemi dell’umanità, offrendo quello che l’umanità ha sempre anelato: «immortalità» o «perfezione» attraverso la tecnologia. Sembra di sentire riecheggiare le parole del serpente antico riportate in Genesi 3:

Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male» (Ge 3:4, 5).

Tuttavia, questa promessa rappresenterebbe una falsa redenzione, che allontana le persone dalla vera vita eterna promessa da Dio.

Il brano di Apocalisse 9:6 descrive una condizione in cui gli uomini cercheranno la morte, ma non potranno trovarla. Un’immagine che richiama il paradosso di un’immortalità artificiale priva di speranza e significato.

Un ulteriore sviluppo potrebbe essere l’idea di un «cloud delle coscienze collettive», dove le coscienze digitalizzate degli individui vengono archiviate, condivise e persino manipolate. Un sistema simile potrebbe essere utilizzato dall’anticristo per esercitare un controllo globale senza precedenti, trasformando l’umanità in una rete centralizzata di informazioni e volontà, facilmente gestibile e strumentalizzabile per i suoi scopi. Questo «cloud» è proprio quello a cui potrebbe riferirsi il profeta Daniele quando parla del «dio delle fortezze» in Daniele 11.Ossia, un sistema onnipresente e quasi onnisciente che pretende adorazione e completa sottomissione.

7.D. Una falsa redenzione

In ultima analisi, il trasferimento della coscienza riflette il desiderio umano di assumere il controllo sul proprio destino, un tema già evidente nella tentazione originale nel Giardino dell’Eden (Genesi 3:5): «Sarete come Dio». Tuttavia, la Bibbia avverte che ogni tentativo di ottenere vita eterna o significato al di fuori di Cristo è destinato al fallimento. In 2 Tessalonicesi 2:4, l’anticristo è descritto come «colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio», un richiamo a un sistema che si presenta come la soluzione ultima ai problemi dell’umanità ma che conduce alla rovina.

Riflessioni finali

Insomma l’idea di trasferire la coscienza umana nell’intelligenza artificiale, rappresentata da progetti come Optimus di Tesla e narrata in opere di fantascienza rappresenta una sfida ai confini della natura umana e della moralità e apre scenari interessanti dal punto di vista escatologico poiché verte al sorgere di un sistema globale che tenterà di sostituirsi al Creatore. Proprio per questo in un altro articolo ho parlato del «satana cibernetico». E secondo quello che comprendo, è in questo contesto che va letta la «chiesa dell’Altrove» fondata da Beppe Grillo (perlomeno quello che si interfaccia). I fatti ci dimostrano che Beppe Grillo è stato un anticipatore di tante cose e che non si muove mai da solo ma dietro ha sempre “poteri” che lo supportano. Le nuove tecnologie e il tentativo di mescolarle con l’essere umano in una realtà mista di cyborg costituiscono, secondo quel che comprendo, i postulati per una nuova religione che si ha intenzione di fare sorgere. Ed infatti non appena uscì la notizia della chiesa di B. Grillo, vi scrissi subito, poche ore dopo, un articolo che alla luce degli sviluppi e dei miei studi più recenti dovrebbe essere seguito da un altro.

Ora, è interessante notare che in il termine greco utilizzato per «uomo» in 2Tessalonicesi 2:3 quando parla dell’anticristo come «uomo del peccato», non è ἀνὴρ, -ἀνδρὸς che indica l’uomo virile di sesso maschile, ma ἄνθρωπος, -ου, che indica l’essere umano in quanto tale senza specificarne il genere sessuale. Per capire meglio la differenza, si consideri che dal primo termine abbiamo l’italiano «andrologia», mentre dal secondo abbiamo il termine «antropologia». Voglio dire che persino l’identità sessuale dell’anticristo non è esplicitata nella Bibbia.

https://t.me/Apocalisse1/1028

Pertanto, secondo quel che comprendo, le dinamiche di rendere il Messia Gesù effeminato, e ultimamente persino in gonnella, sono non solo un segnale di manifesta apostasia ma potrebbero essere anche funzionali a preparare le coscienze delle persone ad accogliere la manifestazione dell’anticristo che potrebbe essere, appunto, un essere ibrido anche sessualmente, oppure ermafrodita, accontentando così anche certi fanatici del femminismo e delle teorie di genere (2Tessalonicesi 2:3, 4).

A questo sono funzionali anche tutte le teorie gnostiche in salsa New Age promosse da taluni personaggi come Sitchin come la «teoria degli antichi astronauti» o «paleocontatti» che ha prodotto ulteriori teorie di «rettiliani» e «pleiadiani» e fantomatiche alleanze intergalattiche che esistono solo nella dimensione demoniaca.

Alla domanda se siamo soli nell’universo, la mia risposta è: No, non siamo soli. Oltre agli esseri umani c’è il Dio onnipotente, E oltre agli esseri umani e al Dio onnipotente, vi sono gli esseri angelici alcuni dei quali sono al servizio di Dio (YHWH) e altri sono spiriti malvagi che sono nell’aria, esseri demoniaci, che si spacciano come alieni ed extraterrestri. A questo proposito propongo di guardare la playlist su YouTube che trovi nel paragrafo 4.D.

Quanto ad ἂνθρωπος usato in riferimento all’anticristo nella 2 lettera ai Tessalonicesi, ad esempio, pochi sanno che si usa anche al femminile ἡ ἂνθρωπος con il significato di concubina o schiava, ma rischierei di indugiare troppo considerando che avrebbe dovuto essere, almeno nelle intenzioni iniziali, un semplice articolo a carattere divulgativo. Ne parlerò, Dio volendo, in uno dei miei prossimi libri in cui tutti questi temi saranno approfonditi e ampliati.

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