21 Novembre 2024

Aurora boreale, depistaggio per occultare un esperimento HAARP

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Ieri è stata diffusa la notizia che una tempesta geomagnetica avrebbe colpito la terra. Noi stessi abbiamo ripreso la notizia e il proprietario del canale ha pubblicato delle foto scattate dalla finestra di casa sua. Aurore boreali che si sono verificate in molte parti del pianeta.

 

 

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Adesso, però lo stesso Filippo ci ha inoltrato dei link da cui emerge che queste “Aurore boreali” visibili in mezzo pianeta, in realtà sarebbero artificiali in quanto prodotti da un esperimento su scala mondiale dell’HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program), l’ormai famigerata stazione in Alaska, nei pressi di Gakona, a ovest del Parco nazionale Wrangell-Santo Elias, in una ex base della United States Air Force.

«Il Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza (HAARP) ha sede in Alaska ed è un trasmettitore ad alta potenza e alta frequenza (HF) per lo studio della ionosfera. Lo strumento principale è un array a fasi di 180 antenne a dipolo incrociato HF in grado di irradiare 3,6 megawatt nell’atmosfera superiore e nella ionosfera. Le frequenze di trasmissione sono selezionabili nell’intervallo da 2,7 a 10 MHz. Il gruppo di ricerca ha annunciato che effettuerà i test dall’8 al 10 maggio 2024».

È quanto riportava da una settimana un blog di studiosi esperti spaziali pubblicando anche la locandina sulla campagna di sperimentazione lanciata dal sistema può creare artificialmente un bagliore d’aria eccitando gli elettroni nella ionosfera terrestre, in modo simile a come l’energia solare crea l’aurora naturale, con impulsi di accensione e spegnimento di trasmissioni radio ad alta frequenza. Da diverse ore la connessione al sito web della stazione HAARP dell’Alaska non è accessibile.

 

 

«L’aurora, spiega Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti), “è un fenomeno naturale che si verifica quando particelle cariche elettricamente, principalmente protoni ed elettroni, provenienti dal vento solare interagiscono con il campo magnetico della Terra”» fa eco il quotidiano ForlìToday citando pure un presunto esperto.

«Quella accaduta nella nottata tra venerdì e sabato, spiega Randi, è stata “la tempesta geomagnetica più potente da quasi 21 anni. I dati ora disponibili mostrano come alle 00:54 di sabato l’indice di disturbo del campo magnetico planetario (Kp index) abbia raggiunto quota 9, la più alta possibile. Questo configura una “tempesta geomagnetica estrema” (grado G5), detta anche cannibale. Non succedeva dal lontano novembre 2003. La causa di quanto sta avvenendo è una serie di eruzioni di massa coronale (CME) prodotte dalla regione attiva AR 3664 negli scorsi giorni. La tempesta “cannibale” ha iniziato a interessare il nostro pianeta alle 19:20 di venerdì. Erano 20 anni che il vento solare non raggiungeva i valori osservati in queste ore”» prosegue il giornale online.

Alcuni amici esperti di astronomia sostengono che i due fenomeni si potrebbero essere accavallati. Ma è ovvio che non si può conoscere quale portata avrebbero potuto avere sulla ionosfera le conseguenze delle presunte eruzioni solari senza la contemporanea interconnessione del fenomeno artificiale causato dall’HAARP in tutto il mondo come evidenzia il grafico sottostante.

Anzi. Non è da escludere che le tempeste solari sarebbero potute essere del tutto ininfluenti senza il bombardamento elettromagnetico deciso organizzato dall’Università dell’Alaska con l’agenzia americana NSF (National Science Foundation).

 

 

«Questa campagna è condotta a sostegno delle proposte di ricerca dell’Università dell’Alaska Fairbanks e sta studiando meccanismi per il rilevamento di detriti spaziali in orbita. I detriti spaziali rappresentano un grave rischio per tutte le operazioni spaziali, compresi i veicoli spaziali con equipaggio e i satelliti per le comunicazioni. Gli esperimenti condotti presso HAARP aiuteranno a identificare modi per migliorare il rilevamento delle collisioni sui satelliti» aggiunge il blog di esperti spaziali che dettaglia anche il raggio di diffusione e le frequenze utilizzate.

«Il Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza (HAARP) condurrà una campagna di ricerca dall’8 al 10 maggio UTC, con orari operativi specificati nella tabella seguente. Le frequenze operative varieranno, ma tutte le trasmissioni HAARP saranno comprese tra 2,8 MHz e 10 MHz. I giorni e gli orari di trasmissione effettivi sono molto variabili in base alle condizioni ionosferiche e/o geomagnetiche in tempo reale. Tutte le informazioni sono soggette a modifiche» annunciava il sito già il 3 maggio scorso…

Per ulteriori informazioni sui detriti spaziali, consultare le domande frequenti dell’ufficio del programma Orbital Debris della NASA all’indirizzo https://orbitaldebris.jsc.nasa.gov/faq/ . Per ulteriori informazioni sulla ricerca su HAARP, consultare le FAQ online su HAARP all’indirizzo https://haarp.gi.alaska.edu/faq .
Si noti che questi esperimenti funzioneranno a frequenze basate sulla frequenza f0F2 degli ionogrammi Gakona. In generale, le trasmissioni saranno molto vicine alla frequenza f0F2. Non ci sono richieste specifiche di raccolta dati da parte degli investigatori finanziati, ma i rapporti di ricezione sono apprezzati e possono essere inviati a uaf-gi-haarp AT alaska DOT edu o a: HAARP, PO Box 271, Gakona, AK 99586
 
Per aggiornamenti sulle condizioni ionosferiche a Gakona, consultare gli ionogrammi dell’HAARP.

Suite diagnostica: https://haarp.gi.alaska.edu/diagnostic-suite

Risorse aggiuntive per la lettura degli ionogrammi
Comprendere la propagazione HF e leggere gli ionogrammi da Bootstrap Workbench:
https://www.youtube.com/watch?v=oTFKNCo3Cl8


Leggere il tuo ionogramma: Keeping It Simple da John (VE6EY):
https://play.fallows.ca/wp/radio/shortwave-radio/reading-your-ionogram-keeping-it-simple/
 

 

L’immagine sopra è uno ionogramma annotato di HAARP che descrive le caratteristiche che potrebbero essere di interesse. Si noti che f0F2 viene calcolato in alto a sinistra.
Rimangono le domande: perché questi esperimenti? E perché questi depistaggi?
Contestualmente oggi in Guatemala, del tutto casualmente, è iniziata una massiccia eruzione del vulcano Santiaguito!
Ci si chiede se eruzioni vulcaniche e terremoti, che com’è noto possono essere innescati da grandi eruzioni e tempeste solari, non siano in realtà prodotte dal sistema HAARP che potrebbe così diventare la tecnologia tramite cui ricattare i governi del pianeta e controllarci tutti.
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Fonte: blog

 

 

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1 thought on “Aurora boreale, depistaggio per occultare un esperimento HAARP

  1. Haarp ma siamo sicuri? Io negli ultimi anni mi pongo un punto interrogativo su tanti campi e figurati su questo, voglio ricordare che nel 1939 ci fu un aurora boreale su quasi tutto il pianeta fu vista persino nel continente africano

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