Berlusconi 2.0
by Filippo Chinnici
Con una fortuna di 6,8 miliardi di dollari (6,2 miliardi di euro), secondo Forbes, Silvio Berlusconi è stato uno degli uomini più ricchi d’Italia. Possedeva in particolare azioni quotate in borsa per un valore di 3 miliardi di euro, oltre a molteplici società, tra cui Mediaset, al centro del suo impero audiovisivo , e aziende in campi diversi come l’editoria, la stampa e lo sport. Dal 2018 era titolare dell’AC Monza.
Proprietario di tre jet e di un elicottero, il Cavaliere aveva acquisito anche diverse proprietà come la Villa Certosa in Sardegna o la residenza romana di Palazzo Grazioli. Un portafoglio di asset immobiliari il cui valore ammonterebbe a 3 miliardi di euro e comprenderebbe anche appartamenti. Ma secondo il quotidiano economico sarebbe la holding di famiglia Fininvest che sarebbe “al centro della galassia berlusconiana”. Il patriarca possedeva una quota complessiva del 61,2%. Nel 2021 l’azienda ha fatturato 6 miliardi di euro e utili per 360 milioni di euro.
Una condivisione “complicata”
Tuttavia, il Cavaliere non ha designato un erede ufficiale. Secondo alcune indiscrezioni, la divisione del suo impero potrebbe rivelarsi “complicata”. Questo potrebbe essere stato uno dei tanti motivi per cui l’annuncio pubblico della sua morte potrebbe essere stata data con qualche ritardo.
Il futuro del suo patrimonio si baserebbe molto sulla buona intesa tra i suoi cinque figli, nati da due unioni diverse, e tra i quali sarà divisa la sua quota del 61,2% in Fininvest. Tra loro, Marina e Pier Silvio, nati rispettivamente nel 1966 e nel 1969 dal matrimonio con Carla Elvira Lucia dall’Oglio (dal 1965 al 1984). Entrambi gestiscono rispettivamente la divisione editoria e stampa (Mondadori) e la divisione audiovisivi (Mediaset). Attualmente detengono il 7,65% di Fininvest.
Quanto a Barbara, classe 1984, Eleonora, classe 1986, e Luigi, classe 1989, nati dal matrimonio con Veronica Lario (dal 1990 al 2009), possiedono insieme il 21,42%. I figli di Silvio Berlusconi sono diventati a loro volta genitori.
- Marina ha così dato alla luce due figli, Gabriele e Silvio.
- Pier Silvio dal canto suo ha avuto tre figli: Lucrezia, Lorenzo e Sofia.
- Barbara ha avuto cinque figli: Alessandro, Edoardo, Leone, Francesco ed Ettore.
- Eleonora ha avuto tre figli: Riccardo, Flora e Artemisia.
- Luigi ha avuto due figli: Emmanuele e Tommaso.
Secondo la legge
Nipoti che potrebbero ereditare anche dal nonno, poiché la legge italiana prevede che compaiano, al pari dei figli e del coniuge del defunto, in prima posizione nell’ordine di successione. Tuttavia, più eredi ci sono, più l’eredità è divisa. Ad esempio, se ha un solo figlio, il coniuge beneficerà della metà dell’intero patrimonio, condiviso con quest’ultimo. Se ci sono due o più figli, il partner riceverà un terzo della piena proprietà, e così via. In Francia, l’intera eredità viene raccolta dai figli del defunto, salvo precisazioni testamentarie.
Il mistero aleggia, per il momento, sul modo in cui i beni di Silvio Berlusconi saranno divisi tra loro. Alcuni potrebbero anche trovarsi in una situazione di svantaggio. Se l’ex presidente del Consiglio italiano avesse deciso di distribuire equamente il suo 61,2% tra i suoi cinque figli, a ciascuno di loro sarebbe dato il 12,24% in più. I tre figli di Veronica Lario avrebbero poi più del 58% di Fininvest, mentre Marina e Pier Silvio finirebbero con circa il 19,9% ciascuno. Infine, secondo alcune indiscrezioni, Silvio Berlusconi avrebbe modificato solo poche settimane fa il testamento lasciando a Marta Fascina, l’ultima compagna del Cavaliere, circa 100 milioni di euro.
Alcuni interrogativi
La morte di Silvio Berlusconi pone fine al berlusconismo? A chi passa lo scettro? Alcune indiscrezioni dicono che i rapporti tra gli eredi non siano così compatti come li abbiamo visti in tv durante i funerali, e pare che i prossimi mesi potrebbero esservi delle turbolenze.
Per rispondere a queste e altre domande, bisogna conoscere il passato. Silvio Berlusconi era davvero il padrone dei propri beni oppure è stata solo una figura che si è prestata a poteri ben più alti? In questo caso chi, e, soprattutto, cos’è accaduto dal momento che vi sono state delle “lotte”?
Risponderemo a queste domande negli articoli che seguiranno prossimamente.