21 Novembre 2024

Cosa si nasconde dietro al naufragio del lago Maggiore che ha visto la morte di 007 israeliani e italiani?

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La scorsa domenica sera, un’imbarcazione di 15 metri, denominata “Good…uria”, si è capovolta nel comune di Sesto Calende ed è affondata nelle acque territoriali italiane. La stampa ha dichiarato che l’imbarcazione era in un viaggio turistico vicino al litorale italiano del Lago Maggiore e secondo la versione ufficiale a bordo vi erano ventiquattro passeggeri (altre fonti parlano di 21 altre di 25) per festeggiare un compleanno. Successivamente, però, è saltato fuori che i passeggeri fossero tutti membri, o ex membri, dei servizi di intelligence sia italiani che israeliani ritrovatisi un incontro conviviale in occasione del festeggiamento del compleanno di uno della comitiva. [QUI]

Nel video che segue ascolterete dalle testimonianze (approntate dagli stessi apparati di intelligence?) dalle quali emerge che malgrado le previsioni dessero soleggiato il tornado sia arrivato all’improvviso e sia stato talmente violento da fare capovolgere l’imbarcazione. Non si riesce a capacitarsi di come, alle prime avvisaglie di maltempo, non si sia corsi ai ripari come presumibilmente hanno fatto le altre imbarcazioni. Pertanto, alcune domande sorgono:

  1. Quanto forte era questo tornado da avere avuto, addirittura, la forza di rovesciare e affondare un’imbarcazione di 15 metri che si trovava in un lago e non in balia delle onde in mare aperto?
  2. Come mai non hanno avuto il tempo ad inviare un SOS?
  3. Possibile che in quel momento non vi fossero altre imbarcazioni sul lago Maggiore che siano state coinvolte? (magari russe)
  4. Forse, visto il tempo che peggiorava, hanno preferito fare rientro? E se così fosse, come mai non sono corsi ai ripari anche questi esperti ufficiali dell’intelligence?
  5. Data la violenza e la velocità con cui tutto pare essere iniziato e finito, è possibile pensare che si sia trattato di qualcosa di provocato artificialmente?
  6. Vi sono al mondo dei Servizi segreti in possesso di tecnologie in grado di alterare il clima e provocare bombe d’acqua, alluvioni, tornado?
  7. Vi erano salvagenti in dotazione? Come mai non sono stati utilizzati?

 

1. Intrigo internazionale?

Tuttavia, secondo informazioni trapelate in organi di stampa russe, iraniane e israeliane, pare che dietro tutta questa vicenda vi sia tanto altro. La sensazione è che dietro si nasconda un vero e proprio intrigo internazionale che coinvolge i servizi di intelligence di vari Paesi – perlomeno italiani, israeliani, britannici, russi e iraniani -. E tutto avviene in territorio italiano al confine con la Svizzera.

Le vittime ufficiali per annegamento sarebbero quattro: due italiani, una cittadina russa residente in Italia e un israeliano.

I due italiani in servizio all’AISE – l’Agenzia di informazioni e sicurezza esterna -, sono il maresciallo dei carabinieri Claudio Alonzi, 62 anni, sposato e padre di due figli era di Alatri (Frosinone), ufficialmente in pensione e di cui non si hanno foto, e Tiziana Barnobi, 53 anni, originaria di Trieste con una partecipazione al concorso di Miss Italia da giovane studentessa. Prima di trasferirsi a Roma aveva frequentato nella città natale l’Isda, Istituto superiore di direzione aziendale, e si era laureata in Economia nel 1994. Ormai da molti anni viveva a Roma con il marito, un manager di un’azienda automobilistica, e suo figlio tredicenne che frequenta le scuole medie in un istituto internazionale e pratica golf a livello agonistico. Una famiglia molto unita e lei mamma molto premurosa. Ufficialmente risultava impiegata presso il Consiglio dei ministri.

 

La terza vittima non sapeva nuotare e si chiamava Anna Bozhkova, 50 anni, cittadina russa con un permesso di soggiorno illimitato era sposata con Carlo Carminati, skipper e proprietario della house-boat («casa galleggiante» immatricolata in Slovenia) che è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Busto Arsizio con l’accusa di naufragio colposo e plurimo omicidio colposo perché l’imbarcazione non poteva contenere più di quindici persone. Lo stesso Carminati, peraltro, risulta essere un prezioso e fidato contatto dei Servizi segreti italiani per la logistica.

 

La quarta vittima si sa fosse un alto ufficiale del Mossad, direttore dei servizi di intelligence israeliani in Iran, 53 anni. Il nome diffuso dai media è quello di Shimoni Erez, ma pare che non si tratti del suo vero nome. Una dichiarazione dell’Ufficio del Primo Ministro ha afferma che i dettagli della biografia di Shimoni non saranno pubblicati a causa della natura del suo servizio. Il “Mossad” esprime cordoglio ai parenti del defunto.[qui]

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2. Quanti erano sulla barca?

Alcune fonti ebraiche dicono che delle 25 persone (altre fonti parlano di 24 o di 21) a bordo dell’imbarcazione, una specie di casa galleggiante, pare che ben 19 fossero agenti del Mossad, e gli altri? Siamo sicuri che non fossero presenti anche agenti della CIA e del MI6 britannici?

I sopravvissuti sono stati raccolti da un’altra imbarcazione mentre altri hanno raggiunto la riva a nuoto. I sopravvissuti, condotti in ospedale per le prime cure, hanno deciso di lasciare subito l’ospedale. Tutti gli israeliani dopo avere raccolto rapidamente le loro cose negli Hotel, sono rientrati il mattino dopo in Israele con un volo speciale fatto arrivare dal governo Israeliano. Sono andati via talmente in fretta che non hanno restituito i veicoli noleggiati visto che ufficialmente erano entrati in Italia come turisti. Un controllo dei registri dell’aviazione ha rivelato che un aereo dirigenziale è atterrato a Milano lunedì mattina ed è decollato molto rapidamente verso Israele. Si tratta di un aereo che è stato utilizzato da Israele in passato per missioni ufficiali, ma anche per missioni sconosciute in Sudan e Qatar.[qui]

3. Oligarchi russi e l’Iran?

I media italiani stanno insistendo nel sottolineare come sul litorale piemontese del lago, nell’area di Verbania, da inizio anno siano aumentati in misura esponenziale gli arrivi di “pesanti” personaggi russi. Miliardari, anche della cerchia putiniana, focalizzati sulla riqualificazione e l’apertura di hotel. Strutture a 7 stelle (a Pallanza), non lontano dalla magnifica villa acquistata e ristrutturata con massicce spese da un altro russo improvvisamente sparito. Da un giorno all’altro. Il divieto dallo scoppio della guerra in Ucraina di esportare capitali dalla Russia viene aggirato con facilità grazie ai depositi in Svizzera, con società straniere di amici oppure grazie a mogli e amanti che atterrano a Malpensa e girano sulle macchine con conducente. Specie verso le banche di Lugano.

Questo stesso litorale, inoltre, è per antonomasia quello degli ebrei ortodossi, che dispongono di ville storiche dove inscenano elitarie feste con ospiti americani. Un incrocio di gente, interessi, denaro. Forse i Servizi seguivano una persona in particolare e i flussi dei suoi soldi? Se così fosse la presenza di Anna Bozhkova sarebbe funzionale a ipotetiche traduzioni dal russo. Alcune indiscrezioni dicono che i funzionari dell’intelligence, italiana e israeliana, stavano partecipando a un’operazione volta a impedire che “elementi ostili”, pare l’Iran, ottenessero armi di distruzione di massa.

Ad ogni modo, una squadra di 25 o 21 agenti segreti nasce dall’esigenza di sviluppare molteplici azioni: sopralluoghi, pedinamenti, installazione di cimici, incursioni, ma pure manovre di spionaggio industriale. Gli israeliani avrebbero interessi nel monitorare i contatti tra le ditte italiane e iraniane impegnate a trattare i componenti civili dei droni usati proprio nella guerra.

Una volta avvenuta la disgrazia in acqua, l’intelligence ha attivato un’«esfiltrazione», il recupero del personale impedendo le identificazioni. Ma nulla ormai può contro il fisiologico innesco del contro-spionaggio che cercherà di scoprire cosa i Servizi stessero inseguendo e forse pure trovato.

4. Cosa stavano facendo realmente gli 007?

https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g2292179-d2081621-Reviews-Ristorante_Il_Verbano-Isola_Pescatori_Stresa_Lake_Maggiore_Piedmont.html

Pare che i servizi segreti italiani e israeliani stessero spiando da tempo alcuni ricchi cittadini russi in Italia che collaborerebbero con i servizi segreti iraniani (IRGC) per la consegna di parti di droni iraniani alla Russia sul territorio italiano. Parti che poi venivano spediti in Russia per essere assemblati e poi impiegati nel conflitto in Ucraina.

L’alto ufficiale del Mossad assassinato, era arrivato con una squadra di ben 19 esperti suoi collaboratori sotto la copertura di turisti per un summit. Approdati sull’isola dei Pescatori, nel lago Maggiore, avevano abbigliamento casual: sneakers, jeans, magliette oppure polo. Vestiti compatibili con un pranzo, consumato nel ristorante stellato «Il Verbano», nell’ambito di una gita di fine missione, oppure indossati per simulare d’essere turisti e quindi una tattica parte integrante della missione stessa.

Però un numero così alto di operativi si sposa a fatica con attività di intelligence vera e propria. A meno che il ristorante stesso non sia controllato dai servizi e funga da base per esplorazioni da infiltrati.

Perciò alcune fonti parlano che il summit fosse già avvenuto e altri invece ipotizzano che doveva ancora esserci in un’isola non meglio specificata nelle vicinanze del lago in cui hanno trovato la morte prima dell’arrivo al luogo dell’incontro. Stamane, l’ex vice direttore del Mossad, Ram Ben Barak, ha dichiarato alla radio israeliana: “L’uomo del Mossad israeliano non era lì per una vacanza o una festa di compleanno. Non era nemmeno per una missione operativa, ma era legata al suo lavoro”.

Ulteriori domande

Pertanto, alle domande che ci siamo posti all’inizio dell’articolo ne sorgono altre:

  1. È possibile che l’incontro fosse un vertice dei servizi di intelligence non solo italiani e israeliani ma non vi fossero pure agenti della CIA, del MI6 britannici e della NATO?
  2. È possibile che si trattasse di un summit sponsorizzato dalla NATO magari per pianificare problemi in Kosovo e aprire un nuovo fronte nei Balcani per mandare un messaggio alla Bielorussia e alla Moldavia che appoggiare la Russia comporta dei rischi?
  3. È possibile che gli agenti deceduti siano morti non per annegamento, come ci hanno raccontato i media, ma invece per avvelenamento perché magari al ristorante dove avevano pranzato non ha funzionato qualcosa nelle opportune protezioni che avrebbero dovuto esserci?

5. In Iran si parla di «assassinio» e non di «incidente»

Secondo l’agenzia di stampa Mehr, sembrerebbe che l’alto ufficiale del Mossad fosse noto all’intelligence iraniana perché coinvolto in diverse azioni contro l’Iran, compreso l’assassinio del Colonnello Sayyad Khodayi – Capo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) -, e rivela che il naufragio sia avvenuto in prossimità del primo anniversario del colonnello Sayyad Khodai, ucciso a colpi d’arma da fuoco a Teheran il 22 maggio 2022. Khodai era responsabile delle azioni dell’IRGC in Siria e degli attacchi terroristici e del sabotaggio contro Israele. È stato ucciso da due sicari che sono riusciti a scappare. Le autorità iraniane hanno quindi attribuito la responsabilità della sua morte al Mossad israeliano. E adesso parlano della morte di Shimoni Herez come di un assassino.[qui] Ma in che modo? Creando un tornado artificialmente? Tramite avvelenamento? Speronando l’imbarcazione?

Non lo sappiamo. Sta di fatto che questo evento arriva pochi giorni dopo un tremendo colpo che i servizi turchi hanno inferto alla rete del Mossad in Turchia che ha comportato l’arresto di un ufficiale delle forze armate turche, noto come Serkan Özdemir. [qui] [qui]

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