23 Novembre 2024

Quale significato esoterico nei funerali di Papa Benedetto XVI ?

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Il Vaticano ha annunciato che la messa funebre di Papa Benedetto XVI avrà luogo giovedì 5 gennaio 2023 in Piazza San Pietro.

Perché è stata scelta proprio questa data e quale significato esoterico vi è dietro?

 

© by Filippo Chinnici

 

 

 

 

È noto come sia per le religioni, sia per le massonerie, sia per le società segrete e il mondo esoterico in generale, il linguaggio simbolico sia quello che conta di più rispetto a quello ovvio indirizzato ai profani. Il sospetto che Papa Benedetto XVI in realtà sia morto prima della data annunciata e si sia voluto attendere il 31.12.2022 per darle una particolare valenza simbolica e celebrare il funerale nel 2023, non è forte ma di più, come abbiamo avuto modo di dire nel canale telegram. [QUI]

Il presente articolo, in ogni caso, prescinde da questa che è al momento solo una congettura perché il certificato di morte firmato dal medico personale di Papa Benedetto XVI, dott. Patrizio Polisca, parla di 31 dicembre. E nell’anno che sta per iniziare, il 2023, saranno dieci anni esatti dall’inizio del “pontificato” di Jorge Mario Bergoglio. E anche questa cifra ha una sua valenza simbolica di cui però non intendo parlare adesso.

1. Il golpe in Vaticano e la questione legale

Prima di tutto, però, va precisato che – secondo la dottrina della Chiesa Cattolica -, Pietro può essere uno e non due per cui non può che esserci un solo Papa. E poiché Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, ha rinunciato al ministerium (l’esercizio della funzione) e non al munus (titolo divino), egli – e soltanto egli -, è tecnicamente il Papa secondo il diritto canonico. Rinunciando a questo o a quello, si configurano due situazioni speculari e radicalmente diverse. Se il Papa rinuncia in modo simultaneo e ratificato al munus, c’è la sua ABDICAZIONE (canone 332.2). Se rinuncia in modo differito e non ratificato al ministerium (come ha fatto Benedetto XVI) si ricade nella SEDE IMPEDITA (canone 412), dove il Papa è prigioniero, confinato, non libero di esprimersi, ma rimane Papa a tutti gli effetti. Tra munus ministerium non c’è transitività: un Papa può essere privato forzatamente del potere pratico (ministerium), magari da un golpe o da nemici esterni, ma rimane sempre Papa, mentre chi detiene solo il potere pratico papale, non acquisisce automaticamente il munus, il titolo di Papa. Un sistema A SPECCHIO dove c’è un soggetto, il munus, che ha come suo “riflesso” il ministerium, ma dove il secondo NON può sussistere legalmente senza il primo. Lo ripeto: Benedetto XVI non rinunciò mai al soglio petrino (munus) ma solo all’esercizio del ministero (ministerium) com’è possibile ascoltare dalle sue stesse parole. Perciò adesso, dopo la sua morte, molti parlano di sede vacante.

 

Non voglio parlare delle ragioni che portarono Benedetto XVI a rinunciare al ministerium perché la questione è complessa e non può essere risolta in poche righe. Però, vi inviterei a volgere lo sguardo verso i salotti buoni di Wall Street, Washington e Londra che agiscono sotto la regia dei Rothschild, Rockefeller e company per conto dei gesuiti. D’altronde la regola del giudice G. Falcone a «seguire i soldi» la ritengo molto valida. Infatti, pochi sanno che nel febbraio del 2013 il Vaticano fu escluso dallo SWIFT e tutte le transazioni dello IOR furono bloccate. Da un giorno all’altro, lo Stato Vaticano si trovò completamente tagliato fuori dal mondo dal punto di vista finanziario. Un’azione così cruenta non era stata utilizzata nemmeno verso i terroristi dell’ISIS, le cui banche in Iraq e Siria cadute nelle loro mani non sono mai state escluse dallo SWIFT. Lo Stato Vaticano invece si ritrovò completamente bloccato da un giorno all’altro. Non poteva più pagare le nunziature, non poteva più far giungere gli aiuti alle varie missioni sparse nel mondo. Si pensi che persino i bancomat di Città del Vaticano non funzionarono più.[QUI]  Guarda caso, tutto si sbloccò miracolosamente non appena Benedetto XVI rinunciò al ministerium, senza nemmeno aspettare l’elezione del gesuita e globalista Bergoglio. Eh sì, perché Benedetto XVI non voleva piegarsi al globalismo di Davos per cui andava sostituito soprattutto in vista di quel virus che nel 2020 avrebbe fermato il mondo.

Ora, da ieri, dalla morte di Papa Benedetto XVI, si sono fatte più insistenti le voci delle “dimissioni” di Bergoglio; cosa che, peraltro, io stesso dico già da novembre 2020 e che più volte abbiamo ripetuto nel corso di questi mesi nel nostro canale telegram. A questo proposito gli amministratori del canale telegram hanno preparato proprio oggi una breve clip con uno dei miei audio.

 

 

Ovviamente, Bergoglio, non essendo Papa legittimo non ha nulla da cui dimettersi per cui la sceneggiata è finalizzata a uno scopo ben preciso, ossia quello di andare subito a un conclave invalido che comprende pure i circa 80 cardinali elettori che però risultano invalidi perché nominati da uno che effettivamente Papa non è, e non lo è mai stato. Pertanto, le dimissioni di Bergoglio paleserebbero che il munus è rimasto per tutti questi anni nelle mani di Benedetto XVI e certo non passerebbe a Bergoglio “per eredità”. Inoltre, Bergoglio stesso ha giustamente detto che non diventerebbe Papa emerito, perché, appunto, il papato emerito non esiste giuridicamente (come invece esiste per il vescovo di Roma, carica occupata attualmente da Bergoglio) in quanto non c’è un’età pensionabile per il Papa e questi non ha nessuno a cui presentare le dimissioni. Papa emerito vuol dire «colui che merita di essere Papa», e si riferisce in modo puramente descrittivo al Papa impedito nelle sue funzioni ministeriali che, infatti, rimane Papa a tutti gli effetti.

Dopo questa necessaria premessa, possiamo finalmente parlare del significato esoterico della data annunciata per il funerale di Papa Benedetto XVI. Prima, però, è necessario fare un’altra, seppur brevissima, introduzione su cosa sia l’esoterismo collegato alla ghematria e il loro simbolismo. Cercherò di farlo nel modo più semplice possibile, consapevole di rivolgermi prevalentemente a profani che poco, o nulla, sanno di queste cose.

2. La questione esoterica e simbolica

Il simbolismo [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)] ha avuto sempre un ruolo molto importante nelle società segrete ed esoteriche in genere, perché è il modo con cui il mondo “nascosto” (io direi piuttosto «il mondo di sotto») comunica con il mondo “visibile”.

D’altronde, a scanso di equivoci, va detto che sia Bergoglio che Ratzinger, sono entrambi legati a circuiti massonici, seppure differenti e in guerra tra loro. E non è affatto un caso che l’agenzia di stampa Vaticana, per la propria copertina, abbia scelto come foto di Ratzinger proprio quella con una eloquente posa massonica.

 

Va altresì detto che le massonerie sono il grado più basso, o se preferiamo più “moderno”, di un esoterismo vasto e articolato che ha radici antichissime. Ed è innegabile un collegamento tra queste società segrete e il mondo ebraico aschenazita che ne costituisce il filo rosso da sempre. Di questo, però, se Dio vuole, mi piacerebbe scriverci un libro se un giorno ne avrò il tempo.

Si pensi, ad esempio, ai “muratori” che edificarono il Tempio di Salomone a Gerusalemme fino alle cosiddette Costituzioni gotiche delle corporazioni edili. In tale contesto Salomone gioca un ruolo affine a quello di Euclide e di Pitagora, a indicare anche il percorso geografico della tradizionale “gnosi” delle società segrete, dall’Oriente, sua culla, all’Occidente, fino alle Isole Britanniche, attraverso la mediazione dell’antica Grecia. Oppure, si pensi a quella “conoscenza”, in senso spiccatamente operativa, tra i membri dei Collegia Artificum o Fabrorum presenti nell’antica Roma; i Magistri Comacini, già attivi in età longobarda; gli Steinmetzen tedeschi; i Compagnons francesi, ecc. Quanto poi alla complessità dei simboli e delle cerimonie, nonché al vincolo del “SEGRETO”, si pensi ai culti misterici e alle “conoscenze” esoteriche, per quanto diversi ne siano stati i contesti nello spazio e nel tempo, che partono dagli Egizi fino ai Caldei, passando dagli Esseni ai Druidi fino ai Rosa-Croce. Vi è, però, per quanto io abbia appreso dai miei studi decennali, come un filo rosso che unisce tutti questi elementi. E questo filo rosso sono gli aschenaziti, discendenti di Iafet (Genesi 10:3) che dicono di essere Giudei ma non lo sono, ma sono piuttosto una sinagoga di Satana (Apocalisse 2:9; 3:9).

Ora, è noto che nella lingua ebraica ogni singola lettera dell’alfabeto ha contemporaneamente sia un significato proprio (ad es.: א Alef = toro; ב Beth = casa) sia un corrispettivo numerico (ad es.: א Alef = porta valore 1; ב Beth = porta valore 2). La ghematria [dall’ebr. gīmatrīyā, adattam. del gr. γεωμετρία «geometria», es.: Platone] – indica una tecnica cabalistica cui facevano ricorso, a scopo crittografico, anticamente molti scrittori nel calcolare l’equivalente numerico di parole e frasi sommando i numeri delle lettere credendo che parole con valore numerico uguale fossero correlate tra loro. Il numero, prima ancora di essere considerato come valore matematico, secondo loro ha proprietà rappresentative di una determinata funzione universale, che è esattamente l’idea in azione.
Oggi esistono diversi sistemi ghematrici, risalenti a scuole rabbiniche differenti, ma tutte comunque di tipo esoterico. Infatti, la Cabala crede che la Bibbia, per la precisione le scritture ebraiche dell’Antico Testamento, contenga in sé quattro livelli di interpretazione:
  1. semplice o letterale;
  2. simbolico;
  3. filosofico e morale;
  4. esoterico o segreto.

Mentre i primi due livelli sono quelli espliciti che Dio ci ha dato, quindi gli unici veri, i livelli tre e quattro sono stati introdotti da questi circuiti esoterici e satanici che utilizzano proprio questo sistema alfa-numerico per introdurre, sotto influenze demoniache, altre interpretazioni del testo sacro. Naturalmente questi circuiti esoterici ritengono che chi si ferma ai primi due livelli è un ignorante e che soltanto loro posseggono la conoscenza. Motivo per cui, sempre secondo costoro, il serpente antico fece un favore ad Adamo ed Eva, nel giardino dell’Eden, nel farle mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male (Genesi capp. 2 e 3).

3. Il significato esoterico del 5 gennaio 2023

Dopo queste sintetiche ma necessarie premesse, cerchiamo adesso di capire il significato esoterico e cabalistico della data scelta per il funerale, consapevole che le élite stiano comunicando anche attraverso di essa.

Il numero 5

Quando sommiamo le ultime due cifre dell’anno 2023 – il 2 e il 3 -, otteniamo il numero 5. E, guarda caso, questa è anche la data del giorno scelto per il funerale di Papa Benedetto XVI: il 5 gennaio. E sulla base di quanto detto nel paragrafo precedente, il numero 5 corrisponde alla lettera ה (He) che foneticamente ha un suono aspirato spinto all’aperto dai polmoni senza che sia contaminato dalla bocca poiché la lingua non tocca né il palato e né i denti. E su questo, potremo parlare a lungo ma adesso non è il caso, mentre in questo contesto è invece interessante considerare il suo significato esoterico. La lettera ה (He) significa «finestra» e nei 22 sentieri (tanti quante le lettere dell’alfabeto ebraico) dell’albero della vita cabalistico (in eb.: עץ החיים‎, Etz haHa’yim con rif. a Genesi 2:9) rappresenta simbolicamente le leggi dell’universo, il sentiero della scoperta, appunto la finestra della rivelazione di conoscenze misteriche.

Interessante è anche il collegamento di questa lettera con il «mondo sotterraneo» che nella tradizione cristiana è chiamato inferno [dal lat. infernus «che si trova in basso», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»].

Mi avvolgevano i lacci degli inferi (2 Samuele 22:6, CEI 2008)

L’espressione «lacci degli inferi» in ebraico è חֶבְלֵ֥י שְׁא֖וֹל (heble Sheol) che letteralmente è «legami di sheol». E per l’ebraismo lo Sheol è il soggiorno dei morti popolato da ombre (che per i Cristiani sono le anime) che, se invocate da medium, possono risalire sulla terra dei vivi. È il celebre caso della vicenda di Saul e della strega di En-Dor (1Samuele 28:8 ss.) (Nota1).

Un altro aspetto importante della data scelta dal Vaticano per la Messa funebre di Joseph Ratzinger è il fatto che il numero 5 esotericamente richiama i pentacoli verticali e i pentagrammi, peraltro molto usati nel simbolismo massonico. L’antica cultura babilonese usava il pentagramma per rappresentare varie divinità e i satanisti moderni usano il pentagramma – o stella a 5 punte -, inserendovi la testa di un caprone, incorniciato da una stella, per i loro rituali satanici.

Pare che qualcuno voglia lanciare il messaggio per dire che, secondo loro, sia proprio questo il luogo in cui si trova l’anima di Ratzinger, che com’è noto fu accusato di avere coperto sacerdoti e vescovi pedofili.

 

Il numero 23

Il numero 23 è anche associato all’anno 20 23 (in inglese la data si pronuncia venti-ventitré), e c’è molto sotto la superficie di questo numero che per i così detti Illuminati e la Cabala riveste grande importanza. Robert Anton Wilson (1932-2007), già membro dell’Ordo Templi Orientis, che ricercava e scriveva sulle società occulte e segrete della rete degli Illuminati, era affascinato dal numero 23 e ha scritto molto su di esso. Tra miti, leggende e realtà, si dice che Giulio Cesare sia stato pugnalato 23 volte, che la data indicata per la morte di William Shakespeare (che alcuni ritengono fosse uno pseudonimo dell’occultista Francis Bacon) sia il 23 aprile (l’inizio della primavera), che Kurt Cobain sia nato nel 1967 (1+9+6+7=23) e sia morto nel 1994 (1+9+9+4=23). Poi ci sono artisti come William S. Burroughs che si sono ispirati al significato del numero e sembrano essere ben consapevoli del suo enigma. George Lucas, il regista di Guerre stellari e Indiana Jones, ha utilizzato il 23 in più di un’occasione nei suoi film. Oppure si pensi al film tedesco “23 Nicht Ist So Wie Es Scheint” (23, Nulla è come sembra) – uscito in inglese con il titolo “Nothing is what it seems”, che è interamente dedicato all’ossessione per il numero 23. 

L’alfabeto ebraico, che si compone di 22 consonanti, per i cabalisti invece sarebbe composto di 23 lettere, come il latino. E questa 23ma lettera sarebbe segreta. Per la Cabala, l’albero della vita, di cui abbiamo accennato prima, il 23° sentiero dell’Albero Cabalistico della Vita collegato a questa ipotetica 23ma lettera, è l’Impiccato. E l’impiccato nell’esoterismo cabalistico rappresenta la morte e la rinascita, perché affinché qualcosa di nuovo si manifesti nella vita è necessario che muoiano i vecchi modi e le vecchie credenze. Un significato che peraltro ritroviamo con qualche lieve differenza pure nella massoneria. Per un approfondimento di quest’argomento consiglio la lettura di questo articolo “Simbologia occulta della cravatta”.

In questo contesto si inserisce quella che, secondo alcuni, sarebbe la 23ma lettera dell’alfabeto ebraico, la ו (Vav) che in latino si traslittera «W» che simbolicamente ha 5 punti, due in basso e tre in alto. Una lettera che, in realtà già esiste, ma diventa la 23ma a motivo del suo ruolo fondamentale nel linguaggio esoterico. Il significato proprio della lettera ו (Vav) è «chiodo, gancio» ed ha il valore numerico di 6. Così quando digitiamo un qualsiasi sito internet, tutte le volte che digitiamo «WWW. ecc.», in ebraico stiamo digitando Vav Vav Vav, e quindi 666, ossia il numero biblico connesso alla bestia dell’Apocalisse. Per il satanista Aleister Crowley, il 23 ha la frequenza della forza vitale al suo massimo in natura, all’equinozio di primavera, e l’ha associata all’immortalità fisica. D’altronde pare che ci vogliano 23 secondi perché il sangue circoli attraverso il corpo umano che è composto da 46 cromosomi, che sono accoppiati, nelle cellule somatiche. Tali cellule generative hanno la metà di questo numero, 23, che è il numero di cromosomi che ogni genitore trasmette al proprio figlio. 

Poi ci sono anche 23 assiomi nella Geometria di Euclide considerati di grande importanza dai Massoni, mentre i Cavalieri Templari avevano solo 23 Grandi Maestri. Jacques de Molay è stato, infatti, il 23° e ultimo dei Gran Maestri Templari. E 23 è anche il primo numero primo in cui entrambe le cifre sono numeri primi che sommati formano un altro numero primo.(Nota2)

Ci sono molte altre cose o situazioni legate al numero 23 su cui si basano le teorie esoteriche che potete trovare sulla rete qualora voleste approfondire [QUI] e [QUI].

4. Previsioni per il 2023?

Pertanto, la scelta del 5 gennaio 2023 come data per la Messa funebre di Papa Benedetto XVI, non è affatto casuale. Abbiamo imparato in questi anni che queste élite comunicano tra loro anche, e soprattutto, con i segnali e i simboli. E, paradossalmente, saranno proprio questi segnali e questi simboli a costituire la loro rovina. Qualora la morte di Papa Benedetto XVI fosse avvenuta realmente prima e alcuni vertici del Vaticano abbiano deciso di spostarla al 31 dicembre per darle un’ulteriore valenza simbolica, allora quanto fin qui scritto è amplificato.

L’idea che mi sono fatto di questa vicenda, è che le élite si stiano mandando dei messaggi. Mi riferisco a quelle élite che ormai da qualche decennio si fanno la guerra per il controllo del pianeta. La sensazione è che il 2023 sarà un anno scoppiettante dove le così dette élite globali (élite, bisogna dirlo, che vi sono sempre state nella storia dell’uomo) stanno affilando le armi per darsele di santa ragione. La sensazione è che il 2023 sarà un anno di rivelazioni sotto tutti i fronti con enormi trasformazioni in ogni aspetto della società. Cambierà il sistema economico, cambieranno molti uomini del “potere” mondiale, avremo grandi trasformazioni pure a livello tecnologico, ecc., ecc..

L’anno appena iniziato ci riserverà probabilmente molti colpi di scena. Per la verità, qualcosa avremmo dovuto vederla già nel 2022, ma ci sono stati dei ritardi a motivo delle reazioni di una delle fazioni. Mi riferisco nello specifico al crollo dei grandi fondi di investimento come BlackRock, Vanguard Group, Fidelity Investments e State Street Global con i conseguenti terremoto e tsunami sulla finanza del pianeta.

Però, secondo me, vi sono altre cose che dovremmo aspettarci per questo nuovo anno. Ad esempio, sono del parere che istituzioni globaliste come la NATO, l’ONU e l’OMS potrebbero sciogliersi oppure trasformarsi perché nel nuovo mondo che sta sorgendo non è prevista la loro presenza. Avremo un nuovo mondo con una nuova tecnologia che ancora nemmeno conosciamo con un ruolo sempre più presente dell’Intelligenza Artificiale. E che dire di Iso 20022, già operativo da novembre 2022 e che da marzo di quest’anno sarà utilizzato nei servizi finanziari per diventare, entro il 2025, lo standard universale per i sistemi di pagamento di tutte le valute di riserva? E che dire del BRICS che probabilmente si allargherà al resto del mondo? O del crollo della moneta unica europea e del ritorno alle valute nazionali (che per inciso non sono mai state annullate ma solo sospese) basate sul gold standard ? E che dire della probabile annessione di Taiwan alla Cina e della fine del conflitto in Ucraina con la conseguente distruzione definitiva dei biolab clandestini in Ucraina ma gestiti dal deep state occidentale? E che dire del probabile ritorno di D. Trump alla presidenza degli Stati Uniti, pure se, secondo molti, egli ha continuato ad essere il “presidente ombra” attraverso un gruppo ristretto di militari a lui fedeli? (basta osservare la politica estera di Biden per accorgersi che è pressoché identica a quella di D. Trump). Per non parlare del Brasile dove si insedierà il pregiudicato Luiz Inácio da Silva, soprannominato Lula, che pare essere stato messo lì da quell’élite perdente, riconducibile a frange delle dinastie Rothschild, Rockefeller, Dupont, ecc., attraverso dei brogli elettorali così com’è hanno fatto già negli Stati Uniti con Biden e ancora prima in Vaticano con Bergoglio. La sensazione è che in Brasile si ripeterà quanto già accaduto negli Stati Uniti con un governo farsa, quello di Lula, e un governo ombra guidato da un’élite di militari patrioti.

Quanto invece alle vicende nostrane, legate al nostro bel Paese, nel 2023 dovremo assistere all’implosione definitiva del partito democratico che è stato per tanti anni il perno dello stato profondo “italiano” e che si trascinerà, molto probabilmente, l’intero sistema politico “italiano”. Nel mondo nuovo che sta arrivando, serve una classe politica totalmente nuova. Potrei continuare ancora ma mi fermo qui.

Non sto affatto dicendo che vedremo tutto questo nel 2023, ma, al di là delle tempistiche, la strada sembra essere già stata tracciata dai “vincitori” del conflitto in corso. Quello che – sempre secondo me -, appare abbastanza certo è che nel 2023 in tutto il mondo, e soprattutto in Europa, avremo disordini in molte città a motivo della bomba sociale che sta per scoppiare. D’altronde, il motto di queste élite è: Ordo ab Chao. Non c’è ordine che non sia preceduto dal caos che essi stessi creano prima di darci la loro soluzione. E questo caos sarà causato dal fatto che quest’anno – repetita iuvant -, le élite se le suoneranno di santa ragione, mentre noi, il popolo, tutt’al più saremo qui ad analizzare gli eventi, forse a provare a “risvegliare” qualcuno e a pregare.

Conclusione

A proposito di preghiera. Prima di concludere, c’è da fare un’ultima considerazione che riguarda i Cristiani, coloro i quali credono realmente in Dio e nella Bibbia come Sua Parola e riconoscono l’Unigenito Figlio di Dio, Gesù, come il Messia, a prescindere dall’appartenenza a un’organizzazione religiosa, poiché sappiamo che queste sono tutte quante (senza alcuna eccezione) corrotte con il sistema. E ne abbiamo avuto conferma durante la pandemia, dove persino la barriere ideologiche e teologiche sono state abbattute da quella $cienzah legata al Nuovo Ordine Mondiale che ha preteso e ottenuto la cieca e assoluta obbedienza per quanto riguarda l’obbligo dei sieri sperimentali. Infatti, in nessun locale di culto, di qualsiasi denominazione, era consentito ai membri partecipare per pregare e avere conforto. Quello che non si vuole dire, è che in realtà le chiusure a cui abbiamo assistito nel 2020 sono state delle “prove tecniche”. Le élite globaliste aschenazite, hanno voluto verificare il grado di sottomissione delle organizzazioni religiose che le stesse élite esoteriche controllano. Non bisogna meravigliarsi, dunque, se le organizzazioni religiose si sono piegate perché i loro leader sono tutti, più o meno, compromessi. Se le élite hanno voluto fare le loro prove tecniche, anche noi abbiamo potuto “provare gli spiriti” (1Giovanni 4:1) e abbiamo compreso che la cieca obbedienza di queste organizzazioni religiose durante la farsa pandemica, è la stessa che avranno nei confronti dell’anticristo quando questi si manifesterà perché queste organizzazioni religiose non sono libere in Cristo ma sono schiave del sistema. Perciò, state pur certi che quando l’anticristo si manifesterà queste organizzazioni religiose spingeranno i propri adepti, questa volta non a sierarsi, ma, a sottomettersi al leader politico e militare che verrà. Un leader politico e militare che la Bibbia chiama «anticristo» e «uomo del peccato». Si tratterà, molto probabilmente, di uno stratega, un membro di alto rango di queste società segrete, che sarà posseduto dal diavolo in persona dopo che questi sarà scagliato sulla terra dall’arcangelo Michele (Apocalisse 12:7 fino ad Apoc. 13:1). È proprio questo il famoso katéchon [gr. κατέχον] che lo trattiene dal manifestarsi (2Tessalonicesi 2:6, 7).

Poiché queste élite in guerra tra loro, sono tutte a carattere esoterico, deve essere chiaro – che ci piaccia o no -, che esse non sono i burattinai finali, come alcuni potrebbero pensare, poiché esse stesse sono, a loro volta, tutte sovragestite da Satana, il diavolo, con cui fanno “affari” e stringono patti segreti in cui vendono l’anima durante i loro riti iniziatici e i loro rituali esoterici.

Sia chiaro che come non esiste una magia bianca e una magia nera, come non esiste una massoneria buona e una massoneria cattiva e come non esistono società segrete buone e società segrete cattive, così non esistono élite buone ed élite cattive. Esse sono i due aspetti della stessa medaglia. Questo deve essere chiaro. D’altronde, la Bibbia definisce il diavolo, tra l’altro, «principe di questo mondo» e «principe della potenza dell’aria» (Giovanni 12:31; 14:30; 16:11; Efesini 2:2), per cui è chiaro che ha un suo spazio di governo in questo mondo che gli è stato dato, a tal punto che leggiamo pure che tutto il mondo giace nel maligno (1 Giovanni 5:19). Solo dopo che sarà scaraventato sulla terra prenderà possesso del corpo di uno di questi massoni o cabalisti, comunque legato a questi circuiti esoterici, e allora si manifesterà – repetita iuvant -, colui che è definito «anticristo» – chiamato così in quanto antagonista dell’Unigenito Figlio di Dio e anti-Messia (1Giovanni 2:18-22) che però la Bibbia chiama pure «uomo del peccato», in quanto si tratterà di un essere umano in carne e ossa posseduto dal diavolo (2Tessalonicesi 2:3), la «bestia che sale dal mare» (Apocalisse 13:1) laddove il «mare» simboleggia la turbolenza tra le nazioni e le tensioni sociali tra la popolazione mondiale (Apocalisse 17:8-12).

Ho, però, una buona notizia. Il Dio Altissimo – אֵל עֶלְיוֹן  (El elyōn) -, il Dio onnipotente – אֵל שַׁדַּ֔י (El shadday) -, che sovragestisce persino i disegni del diavolo, così come quando questi pianificò e attuò una congiura contro Gesù Cristo per farlo crocifiggere non sapendo che quel suo piano malefico rientrava nei piani più alti stabiliti da Yahweh, l’Unico vero Dio, sin dall’eternità (1 Pietro 1:18-20), allo stesso modo tutto quello che sta accadendo, e accadrà, è sotto l’assoluto controllo di Dio. E non da adesso, ma da sempre.

Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del SIGNORE è quello che sussiste (Proverbi 19:21)

I disegni dell’uomo sono tanti, al plurale, mentre il Dio onnipotente ne ha soltanto uno. Pertanto, coloro che hanno fede in Dio non si lasciano sopraffare dall’ansia essendo consapevoli che

Tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno (Romani 8:28).

Note

  • Nota.1 Nella Bibbia, il termine ebraico רְ֝פָאִ֗ים /rephaim, sostantivo maschile plurale di רָפָא /rapha’ (entità presenti pure in fonti ugaritiche e fenicie) ha due usi distinti. Il primo ha un significato tribale per riferirsi a un popolo di grande statura (Genesi 14:5; Deuretonomio 3:11; 2Samuele 21:16), e il secondo per indicare l’uomo dopo la morte e solitamente tradotto in italiano con “ombre”, o “spiriti”, e serve come sinonimo poetico di מֵתִים /metim (Isaia 26:14; Salmo 88:11) e quindi si riferisce agli abitanti dello Sheol (Giobbe 26:5; Salmo 88:10; Proverbi 2:18; 9:18; 21:16; Isaia 14:9; 26:14, 19). (Torna su)
  • Nota.2 Per «numeri primi» si intendono tutti quei numeri interi positivi che hanno solo due divisori. In altre parole è possibile definire numero primo, o semplicemente primo, un numero naturale maggiore di 1 divisibile per 1 e per se stesso. Per esempio, 2, 3 e 5 sono primi, mentre 4 e 6 non lo sono perché sono divisibili rispettivamente anche per 2 e per 2 e 3. C’è solo un numero primo pari ed è il 2, perché tutti gli altri numeri pari sono divisibili per 2. Gli altri numeri primi sono tutti dispari. La successione dei numeri primi inizia con 2, 3, 5, 7, 11, 13, 17, 19, 23, 29, 31, 37 … ma questi numeri sono impossibili da elencare tutti perché sono infiniti. I «numeri primi» possono anche avere dei gemelli: sono due numeri primi che differiscono tra loro di due. Il 23 è «numero primo» perché non può essere suddiviso per un altro numero. L’interesse dell’uomo per questi numeri speciali è antichissimo. Sono state ritrovate alcune tavolette e papiri che contengono informazioni sui «numeri primi» risalenti, addirittura, al secondo millennio a.C. In ogni caso la prima traccia incontestabile di un vero studio dei «numeri primi» è costituita dagli «Elementi» del matematico greco Euclide, un’opera redatta tra il IV e il III secolo a.C., che fornisce un quadro completo delle conoscenze matematiche di quel tempo. (Torna su.)

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7 thoughts on “Quale significato esoterico nei funerali di Papa Benedetto XVI ?

  1. Tutto molto bello e affascinante salvo due piccoli particolari che smontano tutta questa narrazione a dir poco favolostica. Il dottor Patrizio Polisca medico personale di Papà Benedetto e cardiologo che segue mio padre Claudio Ciancio dopo il suo infarto diventando in tutti questi anni anche un caro conoscente, ha seguito le ultime ore su questa terra di Papa Benedetto e dopo averne stilato il certificato di morte ha avvisato mia madre Laura Clara Mantovani con un messaggio praticamente in diretta ed erano esattamente le 12 e 34 del 31/12/2022. L’altro piccolo particolare che smonta la narrazione è il cerimoniale del Vaticano previsto per i funerali dei pontefici, detto cerimoniale prevede che la salma rimanga esposta all’adorazione dei fedeli per 3 giorni e al terzo giorno qualunque esso sia si devono tenere le esequie con un cerimoniale strettamente regolamentato.

    1. La ringraziamo per questo messaggio. Peccato che le cose ovvie le conoscessimo già. La sua testimonianza è in perfetta sintonia con la narrazione ufficiale del Vaticano ripetuta da tutto il mainstream. Cotninui a leggerci e continui pure a scriverci, magari evitando le banalità.

  2. Ma quando sarebbe morto allora Ratziger? In effetti anche a me il cadavere esposto è parso troppo smunto e brutto dopo solo 3 giorni…

  3. Grazie per la risposta. Volevo chiederti anche questo: ieri al telegiornale ho sentito che viene sepolto addirittura in 3 bare. Perchè? Hanno paura che lo rubano? E dentro ci mettono pure monete d’oro e il rogito come una faraone d’egitto. Ma cosa serve? A me sembra tutto così macabro, disgustoso e allucinante. Già solo esporlo così dentro la basilica di san Pietro. E 65 mila cittadini che vanno a salutare un cadavere? Ma che schifooooooooo

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